PRESA DI POSIZIONE
Varese: «Chiudere ai minori i siti porno»
Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart e rettore dell’Istituto De Filippi plaude alla sentenza della Corte tedesca e auspica che venga fatto anche in Italia

«Una sentenza storica che tutela i giovani, il rispetto della dignità delle persone e la riscoperta del senso pienamente umano della sessualità». Giudica così Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart, preside e rettore dell’Istituto De Filippi di Varese, la sentenza, pronunciata ieri, venerdì 9 settembre, dalla Corte tedesca che chiude ai minori Pornhub, YouPorn e altri siti collegati. Per continuare ad operare nel Paese dovranno mettere in atto efficaci sistemi di verifica dell’età dei loro utenti.
«E’ la vittoria del buon senso» afferma con soddisfazione l’Aiart, associazione di spettatori cattolici, che fa appello al governo italiano affinché si assuma questa responsabilità regolamentando concretamente questo aspetto.
L’annuncio ha già sollevato commenti in Rete e c’è anche chi chiede se ci sia un partito in Italia che lo ha inserito nei punti del proprio programma elettorale.
«I dati sulla pornografia a livello infantile sono allarmanti e ci dicono che le misure fin qui adottate non bastano. Tale sentenza è il primo spiraglio di luce - conclude Baggio - che va rafforzato attraverso un processo educativo, informativo e formativo integrato ed efficace. Sono troppe le violazioni legate all’uso della Rete che rispecchiano una scarsa attenzione alla tutela di minori e adolescenti».
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