PARCHI E GIARDINI
Controlli anti-Covid ”vietati” alle Gev
De Simone: «Le guardie ecologiche non possono multare». E spesso si beccano gli insulti dai cittadini
Perché le Guardie ecologiche volontarie non presidiano i parchi cittadini per evitare che si verifichino assembramenti? Se lo sono chiesti in parecchi in questi giorni, dopo che Palazzo Estense – con una ordinanza - ha preso la decisione di chiudere Villa Mylius durante le festività pasquali per evitare che le persone sostino nel parco senza mascherina e senza rispettare la distanza di sicurezza, come accaduto lo scorso fine settimana. È ovvio che la presenza di uomini in divisa nei parchi pubblici costituisce un deterrente agli assembramenti, ma la Polizia locale non dispone di un numero di agenti tale da poter effettuare presidi fissi nei parchi.
Perché, dunque, non consentire alle Gev di sorvegliare in pianta costante Villa Mylius, Villa Toeplitz e i Giardini Estensi, le aree verdi più frequentate dai cittadini?
Perché non è possibile. «La norma regionale che istituisce le Gev (la legge numero 9 del 28 febbraio 2005, ndr) non prevede compiti di ordine pubblico», spiega l’assessore alla Tutela ambientale, Dino De Simone, «di conseguenza le Gev, per quanto riguarda gli assembramenti, non possono dare multe e non possono avere potere dissuasorio. Di fronte al mancato rispetto delle norme anti-Covid possono solo chiedere l’intervento della Polizia locale».
Non solo. «È capitato anche che le Gev siano state insultate quando hanno invitato i cittadini a tenere comportamenti corretti. I volontari mi hanno segnalato spesso che i cittadini più maleducati li hanno mandati a quel paese, senza che loro potessero fare nulla. Questo è molto frustante e negativo».
La scorsa primavera, quando Varese si è confrontata per la prima volta con l’emergenza sanitaria, De Simone aveva chiesto alle guardie ecologiche di controllare il rispetto nelle norme anti-Covid nei parchi pubblici. Il risultato però era stato controproducente: «Prendere in giro dei volontari, la maggior parte dei quali sono anziani, è ingiusto. Quindi è meglio che le Gev lavorino sulla tutela dell’ambiente e sull’educazione ambientale, settori in cui svolgono un servizio importantissimo».
Le Gev del Comune di Varese sono una ventina (otto volontari sono pensionati) e per aumentare l’organico quest’anno il Comune intende organizzare un nuovo corso di formazione. I corsisti, dopo avere frequentato il ciclo di lezioni previste, dovranno superare un esame davanti alla Commissione regionale ed essere nominati dal prefetto “guardia particolare giurata”. Da quel momento le Gev avranno la facoltà di verificare il rispetto della normativa ambientale nell’ambito di competenza. In particolare, i volontari prestano servizio nel campo dell’educazione ambientale e della tutela dei parchi, senza dimenticare l’intensa attività di vigilanza per prevenire, accertare e sanzionare episodi di inquinamento e altri reati ai danni dell’ambiente.
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