MONDO ECONOMICO
Varese, il crollo delle imprese artigiane
Perse in provincia 435 realtà in tre mesi. L’allarme di Cna Lombardia

Il dato è allarmante: la provincia di Varese ha perso nell’ultimo trimestre dello scorso anno ben 435 imprese artigiane. Questo emerge dai numeri forniti oggi, mercoledì 5 febbraio, da CNA Lombardia nel Primo Focus 2025 sull’andamento dell’economia regionale, realizzato dal Centro Studi Sintesi.
Sul fronte delle imprese artigiane in Lombardia si parla di 231.049 realtà, in calo di 1.262 da settembre a dicembre 2024. Questa flessione si registra soprattutto nei settori costruzioni (-542), produzione (-454), altre attività (-200), trasporti logistica (-94), mentre aumentano nei servizi alla persona (+44). Rispetto a dicembre 2019 il numero di imprese artigiane risulta inferiore, a livello regionale, di circa 10.500 unità (-4,4%).
Ecco i dati provincia per provincia: di Mantova (-287 imprese, -2,8%); Varese (-435 imprese, -2,2%); Bergamo (-241 imprese, -0,8%); Sondrio (-31 imprese, -0,7%); Brescia (-176 imprese, -0,5%); Cremona (-33 imprese, -0,4%); Monza e Brianza (-68 imprese, -0,3%); Pavia (-43 imprese, -0,3%); Lecco (-24 imprese, -0,3%); Lodi (-17 imprese, -0,3%); Como (-32 imprese, -0,2%); mentre Milano registra un segno positivo (+125 imprese, +0,1%).
«Il calo numerico delle imprese artigiane è un fattore significativo e preoccupante - spiega Giovanni Bozzini, presidente Cna Lombardia -. Cna Lombardia intende porre nelle sedi opportune il tema di costruire forme di supporto al passaggio generazionale e alla diffusione dell’imprenditorialità, naturalmente in una chiave di innovazione. Certamente sul calo delle imprese artigiane ha un impatto profondo anche la cultura giovanile, che per anni è stata distolta dalle prospettive del lavoro manuale e del sapere, teorico e pratico, dell’artigianato».
«È inoltre necessario - aggiunge - valorizzare invece tutte le positive ricadute dei cantieri legati a Milano-Cortina 2026, farlo secondo una cultura dell’efficienza, della legalità e della sicurezza, consapevoli che tale appuntamento potrà rendere il territorio attrattivo anche sul terreno dell’artigianato di pregio e del made in Lombardia».
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