IL CASO
Varese, da Avigno a Velate: sentiero dimenticato
Proteste per le condizioni in cui versa il Percorso Noseda

Da almeno un lustro i residenti di Avigno e di Velate chiedono che quel percorso sia rimesso in sesto, quantomeno per un discorso di decoro: la sbarra posta all’ingresso è stata divelta a più ripresa. Anche la parte alta, verso Velate, non sembra essere messa bene, con la staccionata lungo il Vellone letteralmente crollata a valle. A tornare al centro delle proteste è il percorso vita che collega Avigno e Velate costeggiando il corso del torrente Vellone, appunto: un tracciato utilizzato da chi fa attività sportiva, da chi porta a passeggio il cane o più semplicemente vuole fare due passi nel verde.
Inaugurato nell’ottobre del 2001, è intitolato a Fiorella Noseda, insegnante e campionessa italiana di ski-arc, residente a Velate, scomparsa nel 1998 in seguito a un incidente stradale: è attrezzato con postazioni per svolgere esercizi, parte da via Oriani e arriva fino a Velate, sbucando a poca distanza dalla scuola elementare “Settembrini”. Ma con il passare degli anni le sue condizioni continuano a peggiorare. Al di là di qualche sporadico sfalcio d’erba, proprio quando la vegetazione arriva a “divorare” il sentiero, non vi è traccia di manutenzione. E per averne la conferma basta percorrerlo.
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