LA CONVENZIONE
Detenuto assunto dalla Croce rossa
Dai Miogni a via Dunant: ora si occupa della pulizia dei locali
Si è presentato in anticipo sull’orario, ha indossato la tuta da lavoro, ha preso il carrello con gli strumenti, ha visto quali fossero locali da pulire e poi si è messo subito all’opera, nel rispetto delle norme Covid.
Per un detenuto della casa circondariale di Varese settimana scorsa è iniziata una nuova esperienza lavorativa alla Croce Rossa Italiana di Varese, che lo ha assunto come dipendente.
Il detenuto è impiegato nella sede di via Dunant, dove gli è stata affidata una parte del lavoro che prima svolgeva l’impresa di pulizie. Più avanti la Cri potrebbe assumere un secondo lavoratore detenuto.
L’accordo è nato nell’ottica della collaborazione e della integrazione tra carcere e territorio. Il direttore della casa circondariale di Varese Carla Santandrea e il presidente della Croce rossa Italiana di Varese Angelo Michele Bianchi hanno stipulato una convenzione per consentire ad alcuni detenuti del carcere cittadino di svolgere attività lavorativa secondo l’articolo 21 della legge sull’ordinamento penitenziario (che regola il lavoro all’esterno del carcere). L’articolo 15 dell’ordinamento penitenziario individua il lavoro come «uno degli elementi del trattamento rieducativo».
Questo progetto, oltre all’indubbia valenza rieducativa e risocializzante, si inserisce in un momento storico particolarmente drammatico a causa del persistere dell’emergenza sanitaria, durante la quale sia il carcere sia la Croce Rossa sono state e sono chiamate ad affrontare e gestire numerosissime emergenze.
«Vogliamo aprirci sempre di più al sociale perché in questo momento l’attenzione agli altri è prioritaria. Molti stanno soffrendo, ma ci sono categorie che soffrono più di altre - conferma Angelo Bianchi -. Stiamo valutando anche di affidare l’attività di giardinaggio a una cooperativa di disabili, che li assumerà con un rapporto di lavoro continuativo».
«Ringraziamo la Croce Rossa - conclude Carla Santandrea -. Ci auguriamo che iniziative simili possano essere ulteriormente ampliate in futuro».
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