IL CASO
Distributori di degrado
Stazione abbandonata in centro, un pieno di pericoli. E non è l’unica: la mappa della città

Il caso emblematico di Varese è quello di via Magenta: nel settembre del 2014, dopo un quarto di secolo di attività, il titolare fu costretto ad abbassare la saracinesca perché la chiusura di via Spinelli e i lavori all’ex caserma avevano dimezzato gli incassi. E da allora, in questo spicchio di centro a un tiro di sasso dal salotto buono, nulla è cambiato. Anzi, la situazione è peggiorata. Ma il problema delle stazioni di servizio dismesse riguarda anche altri punti della città.
Certo, quello di via Magenta è significativo, appunto. L’area, ormai abbandonata, funge da “biglietto da visita” di Varese, poiché si trova proprio a pochi passi dal centro storico e, aspetto non secondario, è tra i due principali cantieri previsti in città. A poche decine di metri c’è l’ex caserma Garibaldi, al centro di un bando per un piano di riqualificazione che coinvolgerà anche piazza Repubblica, dove tra l’altro è previsto l’arrivo del mercato. Risalendo da via Magenta, lungo via Medaglie d’Oro, si arriva invece al cantiere delle stazioni ferroviarie, che cambierà il volto del comparto.
Ma l’ex distributore di via Magenta, come detto, non è l’unico presente alle latitudini varesine. Il più vicino è quello in via Autostrada, a pochi metri di distanza dall’incrocio con largo Flaiano: anche questo impianto è chiuso ormai da anni, dopo aver cambiato gestione e essersi “declinato” anche in piccolo locale per spuntini e aperitivi. Niente da fare: pompe di carburante chiuse e saracinesca giù.
La geografica cittadina del degrado provocato da stazioni di servizio dismesse si sposta poi sulla Provinciale del lago. La prima ex area di servizio è lungo il rettilineo tra la Schiranna e Capolago: al centro di polemiche per il continuo abbandono di rifiuti, fu delimitata con reti metalliche. Risultato: riduzione netta dell’immondizia, ma vegetazione cresciuta a dismisura.
Pochi chilometri più avanti, salendo verso Buguggiate, sulla sinistra si trova il distributore che ha chiuso più di recente: è quella dell’Ip, i cui impianti di erogazione sono ancora al loro posto, ma tutt’attorno è un florilegio di immondizia. Lo stesso problema si è registrato nei mesi scorsi anche a Legnano.
Scenari desolanti che, a Varese, non danno una buona impressione a chi pensa di arrivare in una Città Giardino.
© Riproduzione Riservata