IL CANDIDATO
Varese, ecco il programma di Davide Galimberti
Il sindaco uscente di centrosinistra prevede un Comitato indipendente Sanità digitale e a domicilio

«Cinque anni di azioni concrete» che finiscono, «altri cinque per proseguire con il cambiamento» e trasformare la città. Si presenta così agli elettori varesini Davide Galimberti, sindaco uscente in corsa per il secondo mandato. È sostenuto dall’alleanza giallorossa tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle con altre sei liste di area centrosinistra.
“Soprattutto Salute”.
Il programma parte da qui, da una pandemia che è stata in primis emergenza sanitaria e da un Pnrr che dedica un intero capitolo di spesa agli interventi in questo settore. Galimberti non ha dubbi: il Covid-19 ha reso evidenti i limiti della centralizzazione dei servizi socio-sanitari, che quindi andranno erogati in ogni parte del territorio.
Telemedicina, sanità digitale e assistenza domiciliare saranno potenziati. Ci sarà spazio per le Case di comunità, dove medici e infermieri garantiranno ai cittadini una maggiore accessibilità e una migliore copertura assistenziale. Fondamentale il ruolo delle farmacie, che verranno dotate di nuovi servizi e nuove funzioni.
Largo a proposte in materia di prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse, di prevenzione e salvaguardia della salute fisica e mentale, di “accompagnamento alla procreazione consapevole”, di educazione alimentare. Grande attenzione anche alle politiche sociali. Qui le iniziative si concentreranno, in particolare, sulla disabilità e sui minori.
Nel programma si legge di multiculturalismo e integrazione, ma soprattutto di scuola e servizi educativi. Le iniziative qui vanno dall’ampliamento dei plessi che vogliano attivare il tempo pieno, a un miglioramento dei progetti didattici nel doposcuola. Pensate anche azioni di contrasto alla povertà educativa e di sostegno alla genitorialità. Accanto a ciò, Galimberti intende procedere con l’ammodernamento e la digitalizzazione degli edifici scolastici, nonché migliorare i servizi per la prima infanzia. Ed è qui che i progetti si fanno ambiziosi: nidi gratis e costruzione di poli per l’infanzia da realizzare nei prossimi cinque anni.
Sul tema diritti, il candidato punta tutto sulla parità di genere e sulla necessità di estirpare quella cultura secolare che rende ancora possibili femminicidi e violenze di varia natura contro le donne. Come? Attraverso una formazione multi-livello che veda protagonisti università, polizia, procura, parti sociali e scuole.
Diritti, ma anche legalità, trasparenza, efficienza. E onestà. Da qui, la necessità di un Comitato indipendente che si occupi di monitorare la spesa, nel pieno rispetto del Pnrr. E lo sguardo continuo alle risorse provenienti da Bruxelles non può che significare una cosa: digitalizzazione.
Sul fronte della cultura, il candidato di centrosinistra propone un ripensamento del ruolo del Politeama e della ex caserma Garibaldi in piazza Repubblica: il primo, la cui inaugurazione è prevista per il 2025, dovrà essere “uno spazio versatile, adatto a tutte le forme di espressione culturale”; la seconda, seguendo i lavori già avviati, diventerà “un nuovo luogo di aggregazione sociale, un vero laboratorio di cittadinanza destinato a ogni fascia di età, con un’attenzione particolare ai bambini”. Ma cultura significa anche turismo, e questo il sindaco uscente lo sa bene. La proposta è di unire Isolino Virginia e Sacro Monte con un percorso turistico e di puntare sull’attrattività della Schiranna, una volta recuperata la balneabilità del Lago di Varese.
“Soprattutto partecipazione e quartieri”, prosegue il programma. La proposta è di attivare il bilancio partecipato attraverso la programmazione quinquennale condivisa con i quartieri, con investimenti promessi pari ad almeno 100 milioni per i prossimi cinque anni.
Questione sicurezza: più polizia urbana, che dovrà essere più presente, coordinata e vigile; più contrasto alla criminalità; lotta allo spaccio; più supporto alla protezione civile; collaborazione dei cittadini. Per i giovani, si pensa a corsi di formazione per mettere in guardia dai pericoli della rete e dall’abuso di sostanze stupefacenti. L’idea è di investire i fondi del Recovery Plan nella promozione di luoghi di aggregazione e di una sala prove cittadina. Inoltre, spazio alle politiche per l’impiego: promozione di un progetto di social housing e di un osservatorio permanente per i giovani, oltre che di percorsi di orientamento e professionalizzazione dei diplomati agli istituti tecnici.
Sul fronte dei lavori pubblici, Davide Galimberti intende migliorare l’illuminazione, la manutenzione delle strade, la pulizia stradale e la raccolta dei rifiuti. Per l’urbanistica si annuncia di voler rigenerare un’area dismessa all’anno, arrivando nell’arco del mandato a eliminarle tutte. Stop al consumo di suolo, largo al “Piano del Verde”. Per la mobilità, si pensa alla creazione di un collegamento rapido con Milano di circa 30 minuti, oltre che a un potenziamento dei bus in termini di mezzi e percorrenza.
Tra le misure programmatiche, anche l’hub di formazione e ricerca nella scuola De Amicis di San Fermo e il recupero di aree comunali da ridestinare al coworking.
C’è anche una progettualità relativa a risorse e patrimonio: aumentare i servizi ottimizzando i costi, riorganizzare le partecipate e ridurre la tassa rifiuti. Ambientalismo sì, ma con uno sguardo al 2030: riduzione delle emissioni, riqualificazione edilizia per abbassare i consumi energetici, supporto ai privati per le ristrutturazioni, potenziamento della mobilità elettrica.
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