L’EDIFICIO
Caserma Garibaldi, la guerra dei costi
Dieci anni dopo l’acquisto il restauro non decolla. E Palazzo Estense pubblica la cronistoria su Facebook

Caserma Garibaldi, dieci anni dopo: tutte le verità sull’acquisto dell’ex deposito militare e sull’intervento di restauro mai decollato riassunte in dieci post (simbolicamente uno per ogni giro di calendario dalla firma del contratto) che saranno pubblicati sulla bacheca Facebook del Comune di Varese.
Il primo messaggio è annunciato entro la tarda mattinata di oggi, gli altri seguiranno al ritmo di uno ogni ventiquattro ore.
«Dieci anni in dieci giorni» hanno anticipato a Palazzo Estense dove la regia dell’operazione mediatica è è stata curata direttamente dallo staff del sindaco Davide Galimberti.
«Ad ogni comunicazione - hanno aggiunto - saranno allegati stralci di documenti o atti integrali, che potranno essere consultati dai cittadini e renderanno oggettiva la ricostruzione dei fatti e di eventuali omissioni».
Al termine sarà riproposta una domanda che riaffiora periodicamente nei colloqui più o meno riservati all’ombra del municipio: l’acquisizione della ex caserma da parte dell’Amministrazione comunale fu una decisione strategica e lungimirante oppure no?
«Lasceremo che siano i varesini a valutare le carte e a farsi un’opinione non superficiale» si limita a commentare il sindaco.
Di fatto, con l’acquisizione si è iniziato un percorso per il recupero dell’immobile e per il suo riutilizzo, un percorso regolato da un accordo di programma con la Regione Lombardia e altri attori e che estende i propri effetti all’intero comparto di piazza Repubblica. Tutto definito e da tempo. Eppure non è un mistero il fatto che più di un esponente del centrosinistra, oggi coalizione di governo nelle stanze di Palazzo Estense ma dieci anni fa all’opposizione, consideri quell’accordo «più un vincolo che un’opportunità», anche perché, dopo gli investimenti per la messa in sicurezza delle parerti perimetrali e per le verifiche di staticità dell’edificio, i costi a preventivo sarebbero aumentati in modo consistente, al punto da sollevare dubbi sulla possibilità di condurre effettivamente a conclusione l’intervento con le risorse economiche disponibili.
Galimberti starebbe valutando di chiedere al governatore lombardo Attilio Fontana, suo predecessore alla guida del Comune, una nuova convocazione degli enti che hanno sottoscritto l’accordo di programma.
Un vertice con all’ordine del giorno la verifica dello stato dell’arte ed eventualmente la possibilità di modificare alcune decisioni. Una su tutte la realizzazione del nuovo teatro in piazza Repubblica, con un costo a bilancio di 25 milioni di euro, che - come emerso nei giorni scorsi - potrebbe essere stralciata per destinare 12 milioni alla ristrutturazione dell’ex cinema “Politeama” e reinvestire gli altri 13 proprio ai lavori necessari per riaprire la ex caserma.
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