TORNA L’ALLARME
«Nonna, mi dai i soldi?» Via 5mila euro
Maxi truffa ai danni di un’anziana residente in via Montorfano. Altre tre ottantenni sono riuscite a evitare il raggiro

Che le truffe a domicilio siano sempre più diffuse, è ormai una certezza. Così come il fatto che le vittime prescelte siano le persone anziane. La conferma, se mai ce ne fosse bisogno, arriva da quanto avvenuto nei giorni scorsi nella zona dell’ippodromo: una donna è stata derubata di 5mila euro e altre sono state contattate dai malfattori ma sono riuscite a evitare il colpo.
In tutti i casi, il “copione” è stato lo stesso: con una telefonata a casa, una sedicente nipote della malcapitata di turno sosteneva di aver bisogno di soldi e che di lì a poco sarebbe passata una sua amica a ritirarli. Il tono concitato e le parole disperate – del resto, si tratta di professionisti – hanno fatto sì che una delle vittime cadesse nel tranello. Si tratta di un’anziana che vive in via Montorfano, vicino a viale Ippodromo. Ebbene, la donna è stata contattata sul telefono di casa da una giovane che si è qualificata come sua nipote, affermando di avere la voce rauca e di aver bisogno di soldi. Le resistenze della vittima sono state vinte dalle parole disperate della ragazza, che ha continuato a incalzarla fino a quando questa non ha ceduto. Come fare per consegnare la somma richiesta? Inutile dire che, se la truffatrice si fosse presentata alla porta di casa dicendo di essere la nipote sarebbe stata subito smascherata, e proprio per questo è stata messa a segno la seconda parte del “copione”: la ragazza al telefono ha detto di non poter passare a prendere i soldi direttamente e che avrebbe mandato un’amica.
Cosa che, poco dopo, è puntualmente avvenuta: l’anziana però era ormai caduta nella trappola e, sulla fiducia, ha consegnato circa 5mila euro in contanti alla sconosciuta che poi è sparita. Una volta resasi conto di quanto era accaduto, e avendo scoperto che la nipote non l’aveva contattata né tantomeno aveva bisogno urgente di quattrini, all’anziana non è rimasto altro da fare che segnalare l’episodio alla Polizia di Stato. E’ andata meglio ad altre tre donne, tutte intorno agli ottant’anni di età e residenti nei pressi di via Albani, che nella stessa giornata hanno ricevuto la medesima telefonata a casa da parte della sedicente nipote in difficoltà: tutte e tre, per varie ragioni, hanno intuito che qualcosa non quadrava e sono riuscite a evitare la truffa riagganciando la cornetta. Dalla Questura segnalano che un’altra delle truffe telefoniche più diffuse in questo periodo è quella del finto abbonamento a una rivista delle forze dell’ordine: si chiede la sottoscrizione a fronte di un pagamento di 126 euro, ritirati direttamente a domicilio da un incaricato. Ovviamente, non esiste alcuna pubblicazione e, una volta ritirati i soldi, i malfattori spariscono.
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