PUGNO DI FERRO
Fototrappole contro i vandali
A processo un writer trovato a Villa Mylius e il Comune corre ai ripari

Settimana scorsa l’edificio dei bagni pubblici all’interno dei Giardini Estensi è stato ritinteggiato l’ennesima volta, per far sparire gli imbrattamenti vergati sui muri esterni.
Per la precisione, si è trattato del quinto intervento di manutenzione da parte del Comune solo nell’ultimo anno. Il vicesindaco Daniele Zanzi, dalla sua pagina Facebook, ha tuonato contro i vandali in libera uscita, annunciando il pugno di ferro.
«A breve installeremo telecamere mobili perché la tolleranza e la comprensione per questi soggetti deve essere uguale a zero - ha scritto sul profilo social -. Come già successo, i colpevoli saranno impiegati in opere socialmente utili, come ridipingere le nostre panchine, le aule scolastiche. Sicuramente così impareranno la fatica del lavoro e il rispetto del bene comune».
Un’analisi che rientra in un percorso più ampio: da un lato, c’è la volontà di fare tutto ciò che la legge consente per ottenere risarcimenti; dall’altro, l’intenzione di utilizzare le fototrappole, appunto, per scoraggiare i vandali e preservare i beni della collettività, come ad esempio i Giardini Estensi.
A spiegarlo è lo stesso Zanzi: «Durante l’ultima riunione di Giunta – ha affermato il vicesindaco – abbiamo deciso che il Comune si costituirà parte civile contro il vandalo sorpreso un mese e mezzo fa a imbrattare il muro dietro Villa Mylius: si tratta di un graffitaro seriale, che già in altre occasioni aveva compiuto gesti del genere. Crediamo sia giusto dare un segnale: questi atti non sono tollerati dall’Amministrazione».
Ma le vie legali non sono l’unico strumento che a Palazzo Estense intendono adottare per combattere il fenomeno: a breve si punterà pure sulla tecnologia.
Sì perché le stesse fototrappole che il Comune intende posizionare per immortalare chi provoca discariche abusive (come annunciato alcune settimane fa dall’assessore al Verde pubblico Dino De Simone) saranno impiegate anche nella lotta ai vandalismi.
«La tecnologia – prosegue Daniele Zanzi - ci permette di posizionare queste telecamere mobili che rilevano movimenti e di conseguenza si attivano. L’intenzione dell’Amministrazione è di poterle utilizzare nei punti più critici, sia contro chi abbandona rifiuti sia contro chi compie vandalismi».
Tra i punti più critici ci sono senza dubbio i Giardini Estensi, che hanno accessi aperti anche di notte e quindi possono continuare una terra di conquista per chi vuole danneggiare i beni pubblici.
«Ogni volta che troviamo un vandalismo – conclude il vicesindaco – interveniamo subito per ripulire, perché altrimenti degrado chiama degrado. Noi non intendiamo arretrare nemmeno di un centimetro, ma al tempo stesso chi compie questi atti sappia che verrà punito: qualcuno è stato già individuato ed ha rimediato compiendo opere di pubblica utilità, come ad esempio ripulire il pala ghiaccio. Certo, è difficile essere sempre sul posto in cui i vandali agiscono, e per questo le telecamere saranno indispensabili. Va detto comunque che a Varese la situazione dei graffiti è migliorata».
© Riproduzione Riservata