IL LUTTO
Una folla commossa saluta Sissy Corsi
Chiesa della Motta gremita per l’addio all’avvocato ottantottenne

Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro coperto dai fiori bianchi e dalla bandiera dell’Istria accanto al gonfalone dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia: un omaggio alle due patrie, Varese e la natia Pola.
Così la città ha salutato Sissy Corsi questa mattina, sabato 4 agosto: ai funerali nella chiesa di Sant’Antonio Abate della Motta, a stringersi alla nipote Elisa Corsi, c’erano anche il sindaco Davide Galimberti, l’ex prefetto Giorgio Zanzi, l’assessore regionale Raffaele Cattaneo. E gli amici delle tante associazioni legate all’avvocatessa, morta giovedì scorso all’età di 88 anni dopo una vita spesa nella professione e nell’impegno sociale: dal Soroptimist all’Aima al Ponte del sorriso.
Sull’altare, insieme a don Giampaolo Ermoli, vicario parrocchiale della comunità pastorale di Sant’Antonio Abate, anche don Alessandro Paniga, cappellano del Fatebene Fratelli di Solbiate Comasco, la struttura dove Sissy Corsi ha trascorso gli ultimi anni. «Siamo davanti a una persona che ha fatto tanto, che ha vissuto bene e per gli altri, nella fede e nella preghiera - ha detto nell’omelia -. La sua vita è la dimostrazione che non contano i titoli, né il conto in banca, ma il bene fatto, le opere compiute. Quelle sì che rimarranno per sempre».
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