PRIMO CITTADINO
Galimberti sulle Foibe: “Orrori e atti inaccettabili”
L’intervento del sindaco di Varese nel Giorno del Ricordo: «Pagina drammatica»

«Una pagina drammatica» nella quale si sono consumati «orrori» e «atti inaccettabili». Il sindaco di Varese, Davide Galimberti, è intervenuto questa mattina, sabato 10 febbraio, in occasione delle celebrazioni del Giorno del Ricordo. lo ha fatto in Sala Montanari a Varese dove si è tenura la cerimonia organizzata dalle istituzioni insieme all'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
LE PAROLE DEL SINDACO
Queste le parole del sindaco Davide Galimberti durante l'incontro: «Il Giorno del Ricordo celebra la memoria delle vittime delle Foibe, una pagina drammatica della nostra storia, con le violenze e gli orrori perpetrati su migliaia di persone che vivevano nelle terre del confine orientale del nostro Paese. Atti inaccettabili che hanno provocato un carico di sofferenza e dolore che non può e non deve trovare nessuna giustificazione, in nessuna epoca. Ricordare quegli eventi drammatici è quindi un nostro dovere morale, civile e politico, per onorare le vittime dei massacri e soprattutto per far sì che la memoria collettiva produca anticorpi, per evitare così che possano ripetersi tali devastazioni della libertà e del rispetto dei diritti umani. Malgrado queste esperienze di un passato così doloroso, oggi purtroppo sempre più spesso assistiamo con angoscia all'emergere di atti e iniziative che si richiamano apertamente all’odio, ai totalitarismi, al fanatismo, alla discriminazione razziale, etnica o religiosa. Per questo credo che oggi più che mai sia importante respingere con fermezza e in modo netto i gesti inaccettabili di chi si ispira agli estremismi che negano il rispetto dei diritti civili. Quando un'associazione, un movimento, al di là di ogni orientamento politico, persegue finalità antidemocratiche denigrando i valori costituzionali o profanando i luoghi che rappresentano le istituzioni, non possiamo e non dobbiamo restare indifferenti. E' anzi importante ribadire in modo aperto e senza timore che Varese crede nella democrazia, nella libertà ed è contro ogni genere di dittatura e totalitarismo.
La nostra città così come tutto il nostro Paese si riconoscono solo nei valori sanciti nella nostra Costituzione, un'opera straordinaria perché in ogni sua parola sottolinea l'importanza del rispetto delle libertà e dei diritti civili, rendendo pertanto inaccettabile che qualcuno pensi di poterli calpestare. Quest'anno nella ricorrenza del Giorno del Ricordo la nostra città condanna con ancora maggiore forza le violenze compiute in un passato irripetibile e al tempo stesso condanna ogni forma di prevaricazione e violenza, per ribadire invece la civiltà dei valori democratici della nostra Costituzione».
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