LOTTA AI VANDALI
Giardini chiusi di notte: Palazzo diviso
Il pugno di ferro proposta dal vicesindaco Daniele Zanzi non piace a tutti: «Decisione giusta»; «No, sarebbe una resa»
Apertura sul merito, da parte di alcuni. Il metodo invece viene decisamente bocciato.
La possibile chiusura del parcheggio di via Verdi, auspicata martedì dal vicesindaco Daniele Zanzi per sbarrare uno dei varchi di accesso ai Giardini Estensi e tutelare così il parco, divide le opposizioni in Consiglio comunale.
Nella minoranza però c’è tuttavia chi scommette che pareri opposti possano essere trovati anche all’interno della stessa coalizione di governo dell’amministrazione comunale: «Perché presentare una mozione – si è chiesto il capogruppo di Forza Italia Simone Longhini – quando la materia è di competenza della giunta? L’impressione è che la maggioranza non abbia una posizione condivisa, su questo tema come su molti altri; così non resta che cercare il soccorso dell’aula. È una osservazione di metodo, certo, ma penso abbia un contenuto politico molto forte».
Forza Italia boccia del tutto la chiusura, «perché – ha proseguito Longhini – se è vero che il multipiano Sempione con i suoi trecento parcheggi garantirà uno sfogo alle necessità del centro, eliminando quelli già aperti ci ritroveremmo quasi nella stessa situazione in cui siamo ora. Tutto nonostante i cospicui investimenti».
La pensa un po’ diversamente Carlo Piatti, esponente della Lega, che si dice «personalmente favorevole alla chiusura, purché sia offerta una valida alternativa. Discuteremo della proposta all’interno del nostro gruppo, ma il problema è legato al perché si arrivi a questo punto: avrei potuto capire se una mozione del genere su via Verdi fosse stata legata a motivi ambientali, all’idea di un parco pubblico verde e senza auto. Se però questa idea segue i vandali della notte di Pasqua, più che una reazione sembra quasi una resa davanti a degli imbecilli che non siamo in grado di controllare».
«A me – gli ha fatto eco Paolo Orrigoni – può anche stare bene il piano di Zanzi. Un’amministrazione davvero pragmatica, però, prima aprirebbe il multipiano e, solo dopo un periodo di assestamento, valuterebbe una decisione su via Verdi. Rispondere così ai vandali sembra invece il ripetersi di una politica di punizione preventiva, che colpirebbe non la maleducazione di pochi ma tutti coloro che utilizzano i servizi comunali. A essere sbagliato è l’approccio, poi i singoli provvedimenti possono essere approfonditi e valutati».
Per difendere i Giardini, Zanzi aveva proposto anche l’installazione di telecamere mobili e controlli più frequenti, un’opzione quest’ultima che trova la sponda del Carroccio.
«Si potrebbe anche pensare – ha affermato Piatti – a una maggiore presenza di pattuglie, ma occorre capire per cosa utilizzarle. Quelle in servizio ora vengono impiegate più per reprimere le violazioni al codice della strada che per aumentare la sicurezza in una città lasciata in stato di abbandono. Penso ai parchi, ma anche a piazza Repubblica».
Altre aree vengono aggiunte da Forza Italia: Sant’Ambrogio, Velate, Capolago, Bobbiate, Montello.
«In questi quartieri – ha concluso Longhini – abbiamo assistito a furti e atti vandalici. Ho chiesto più volte la convocazione della Commissione sicurezza, ma fin qui non ho avuto risposte. Non ci riuniamo da quasi un anno e credo che queste tematiche vadano affrontate nelle sedi competenti, con un piano sistematico e non con interventi a spot».
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