L’INTERVISTA
Giorgetti: prima i fragili, poi le elezioni
Il ministro: «Vaccini a chi è più di tutti a rischio Covid. Varese punti su ambiente e turismo»

«Mettere in sicurezza i fragili e poi tornare alla vita».
Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, ha fatto il punto anche sull’emergenza Covid durante la sua visita ai Campionati europei di canottaggio, in scena alla Schiranna.
Il parlamentare leghista, residente a Cazzago Brabbia, quindi dall’altro lato del Lago di Varese, ha rimarcato che con la campagna vaccinale entrata finalmente nel vivo «si comincia a vedere la luce: ora bisogna mettere in sicurezza le persone più fragili e poi tornare alla vita. Occorre portare pazienza ancora per qualche settimana».
Sul tema, Giorgetti è poi tornato nel pomeriggio, alla Scuola politica della Lega, a Milano, dove ha detto di aver «lanciato l’idea di creare un polo vaccinale anche in Italia con soldi pubblici, invitando i privati. Ci vorrà tempo, ma dovremo recuperare il tempo perduto».
A Varese, invece, il ministro ha presenziato alle premiazioni dei Campionati insieme a un ricco parterre di ospiti e autorità, tra cui il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, la sottosegretaria di Stato alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport Valentina Vezzali, il governatore Attilio Fontana, i parlamentari Matteo Bianchi, Maria Chiara Gadda e Gianfranco Librandi, il presidente della Camera di Commercio Fabio Lunghi, il prefetto Dario Caputo, il questore Michele Morelli, il sindaco Davide Galimberti e il candidato sindaco Roberto Maroni.
Verso le elezioni
Interpellato proprio sulla questione delle prossime elezioni sul territorio, Giorgetti ha “dribblato” l’argomento, limitandosi a replicare che «non me ne occupo in questa veste», anche perché per eventuali accordi «c’è tempo», riferendosi al rinvio all’autunno della chiamata alla urne, a causa della pandemia.
Nodo palaghiaccio
Nel suo scambio di battute con i giornalisti, il ministro allo Sviluppo economico ha risposto anche alle domande sulla questione palaghiaccio di Varese, con i maxilavori di riqualificazione dell’impianto iniziati alcune settimane fa, non senza polemiche verso l’Amministrazione comunale per la mancanza di una seconda pista temporanea a disposizione degli atleti.
Nel dicembre del 2017, quando proprio Giorgetti era sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, arrivarono da Roma 2 milioni di euro con il secondo bando Sport e Periferie.
«Ho stanziato i fondi e ora bisogna aspettare che si facciano in fretta i lavori».
E sulla mancanza di una seconda pista ha rimarcato che «si sarebbe dovuto pensare prima a realizzarla, adesso ci vorrebbe del tempo. Sarebbe servito un coordinamento. Aiuti economici? Ne parleremo con la Regione».
«Il lago porta bene»
La tappa in riva al “suo” lago ha fornito al ministro lo spunto per parlare del territorio e della manifestazione internazionale in scena nei giorni scorsi.
«Per Varese è l’ennesima ribalta per quanto riguarda il canottaggio: è fondamentale che continui questa tradizione», ha precisato l’esponente leghista, rimarcando che «è un momento importante: ho fatto qui alla Schiranna il mio battesimo pubblico da sottosegretario allo Sport e mi fa piacere che Valentina Vezzali faccia a sua volta il suo battesimo qui. Quest’acqua porta bene», ha affermato con un sorriso, rivolgendosi all’ex schermitrice presente a pochi metri di distanza.
Turismo da valorizzare
A un’ultima domanda, sul binomio tra turismo e sport, Giancarlo Giorgetti ha risposto con l’invito a puntare sempre di più su questo connubio, soprattutto nella contea dei laghi: «Il modello di sviluppo basato sull’industria – ha concluso il ministro - deve essere un po’ rivisto e credo che questa terra abbia tutte le possibilità di valorizzare proprio in chiave turistica la dimensione sportiva».
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