HOCKEY SU GHIACCIO
Intesa trovata, si torna a giocare
Oggi l’annuncio congiunto di Fisg e arbitri, nel weekend riparte il campionato
Si torna a giocare. Non senza qualche possibile scossone all’orizzonte.
Mentre l’Hc Varese 1977, rappresentato dal presidente Matteo Torchio, e le altre società dell’Italian Hockey League discutevano a Peschiera, la Federghiaccio e il Gruppo Arbitri trovavano la quadra per ripristinare la regolarità e far ripartire i campionati.
L’annuncio ufficiale sarà diffuso oggi, dunque dal prossimo weekend i Mastini torneranno in pista attesi da un altro big-match, contro l’Alleghe al Palalbani (ore 18.30).
La certezza è che il contenzioso venutosi a creare tra la Fisg e i vertici del Gagh non sia stato dettato esclusivamente da richieste economiche delle giacchette bianconere. Di sicuro il presidente federale Andrea Gios, ex attaccante dell’Asiago, pretende una svolta in seno al gruppo arbitrale timonato da Renzo Stenico, 71 anni, ex fischietto ben noto ai vecchi tifosi gialloneri. Nel frattempo, fortunatamente, un’intesa è stata raggiunta e a breve ne scopriremo i termini.
Resta comunque la dura presa di posizione di Varese e delle altre società riunitesi in riva al Lago di Garda, che nel comunicato diffuso nella notte tra sabato e domenica hanno parlato di “imbarazzante situazione”, condannando esplicitamente «la decisione del GAHG di non dare la disponibilità ad arbitrare non solo i campionati seniores ma anche i tornei giovanili». Un comportamento definito “grave e lesivo della lealtà sportiva”, tale da comportare «rilevanti ripercussioni economiche per le società e un danno di immagine non solo per le società ma per l’intero movimento dell’hockey».
Di più: nel documento sottoscritto da Walter Andriolo per conto dei club della IHL si è sentenziato che «anche la classe arbitrale ha l’obbligo di attenersi alle norme comportamentali previste dalle normative della Fisg, della quale sono tesserati ed al pari di tutti gli affiliati e tesserati sono anche soggetti alla giustizia sportiva».
Inoltre, i club hanno definito “inadempiente” la Federazione «al suo obbligo di garantire il regolare svolgimento dei rispettivi campionati».
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