PROGETTO
Il Piano stazioni è al bivio
Ballottaggio davanti al Tar per assegnare l’appalto. Il sindaco: «Nessun ritardo nei lavori»

C’è attesa per sapere quale delle due imprese “in ballottaggio” si aggiudicherà l’appalto del Piano stazioni. Dopo il nuovo ricorso presentato da ReseArch, il consorzio arrivato secondo nella gara vinta da Pangea, ora la parola passa al Tar della Lombardia, chiamato a stabilire chi effettivamente potrà portare avanti il cantiere.
Nel frattempo però i giudici del Tribunale regionale hanno decretato la validità del progetto in sé. «A fronte del giudizio del Tar della Lombardia – ha commentato il sindaco Davide Galimberti – posso dire che i lavori relativi al Piano stazioni verranno eseguiti come da programma, senza essere in alcun modo compromessi. Il Tribunale amministrativo regionale, infatti, ha confermato la totale legittimità del progetto e del bando per l’affidamento degli interventi; l’unico aspetto che potrebbe subire modifiche è quello relativo al soggetto assegnatario dei lavori stessi, contesi da Pangea e ReseArch».
«Si tratta di tipiche “scaramucce” tra aziende – ha aggiunto il primo cittadino -, episodi che hanno luogo dopo la pubblicazione delle graduatorie di ogni bando pubblico, soprattutto se di questa entità e in questo momento storico di crisi. Se fanno più rumore del solito, infatti, è proprio perché siamo davanti a un grande progetto, sul quale come Comune abbiamo investito molto. Novità su questo tema sono attese nelle prossime settimane».
Si tratta dunque dell’ultimo atto di una battaglia legale che prosegue da mesi.
L’atto di aggiudicazione dei lavori era stato impugnato davanti al Tar della Lombardia ad aprile dal consorzio napoletano, che aveva contestato una «offerta anomala» da parte dell’impresa vincitrice. Ma dopo che il Comune aveva riaperto il fascicolo e giudicato «congrua» l’offerta, ratificando così la volontà di assegnare l’appalto a Pangea, gli “sconfitti” avevano tentato una seconda strada: un altro ricorso e un’altra richiesta di sospensiva, cioè lo stop del provvedimento fino alla decisione nel merito, congelando così l’affidamento dell’appalto fino alla sentenza del Tar.
«Aspettiamo fiduciosi, speriamo che la decisione non si faccia attendere», aveva commentato una decina di giorni fa l’assessore comunale a Pianificazione territoriale e Lavori pubblici Andrea Civati.
E stavolta è stato il sindaco Davide Galimberti a ribadire il concetto, auspicando la celerità della sentenza ma al tempo stesso assicurando che la guerra di carte bollate fra le due imprese non avrà ripercussioni sui tempi di avvio del cantiere: «L’unico aspetto che potrebbe subire modifiche – ha ribadito - è quello relativo al soggetto assegnatario dei lavori stessi, ma nella sostanza è stata confermata la legittimità del progetto in sé e del bando per l’affidamento».
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