IL CASO
Il rosso dura 10 minuti
Via Tasso e Schianno: code a causa dei semafori intelligenti. Non c’è pace per via Gasparotto

Il semaforo dura il tempo della ricreazione a scuola. Dieci minuti d’attesa, non un secondo meno, mentre la colonna s’allunga e arriva fino giù, in fondo alla discesa. Ecco la situazione di via Tasso, all’incrocio con via Gasparotto.
Il semaforo è da pochi giorni diventato intelligente: calibra gli scatti del rosso e del verde in base ai volumi di traffico. Di questa “intelligenza, ne stanno uscendo però “pazzi” gli automobilisti che, dalla zona del lago, risalgono verso il centro passando da Cartabbia, quindi da via Tasso.
Un’ennesimo inconveniente per gli automobilisti che ogni giorno percorrono via Gasparotto, già alle prese nei mesi scorsi prima con l’interruzione a causa del rudere pericolante all’angolo con viale Borri, poi con i rallentamenti a causa dei lavori per la nuova rotonda all’altezza dell’ex Malerba.
Cronometro alla mano, ieri mattina, che essendo sabato era più soft rispetto a qualsiasi altro giorno feriale, il rosso è arrivato appunto a durare anche dieci minuti. Che al semaforo sono un’eternità.
Il motivo è pretso detto: la tempistica è legata alle direzioni dove si affollano più veicoli e così via Gasparotto, sempre trafficata, ha il verde molto prolungato. Ma via Tasso soffre e le proteste si fanno sentire. Ieri mattina, in coda, è rimasto anche un bus di linea. Attonito il conducente. Così, l’orario delle corse sballa.
Nei giorni scorsi, come segnalato da diversi automobilisti e confermato dal consigliere comunale di Forza Italia, Domenico Esposito, che lavora a Cartabbia, la colonna partiva dal curvone dopo il cimitero. Per smaltirla, visto che il verde dura al massimo 20 secondi, sarebbero servite almeno quattro attese col rosso. Chi era in coda, in fondo, ha fatto inversione e cambiato strada.
Il problema riguarda anche la zona industriale di Schianno e via Selene che s’immettono in via Gasparotto passando sotto il ponte. L’attesa, pure lì, è interminabile. I semafori intelligenti fanno parte del progetto della nuova viabilità (lotto 1) conseguente all’insediamento dell’Esselunga nell’area ex Malerba, all’incrocio tra via Gasparotto e viale Europa. La logica di questi impianti è ineccepibile: privilegiare i flussi più trafficati. Ma gli effetti collaterali possono essere devastanti: dieci minuti col rosso su un’arteria, via Tasso, che è una sorta di bretellina dalla lacuale a salire.
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