LA CURIOSITÁ
Il tesoro dei distratti
Portafogli e cellulari gli oggetti più smarriti. Ma trovati anche anche una raccolta di francobolli e un portatabacco

Per la maggior parte si tratta di cellulari e portafogli, ma ci sono anche mazzi di chiavi, borse, valigie, fino ad arrivare a computer portatili e perfino un raccoglitore di francobolli e una scatola portatabacco.
È lunga la lista degli oggetti che negli ultimi sei mesi sono stati catalogati dall’Ufficio oggetti smarriti del Comune.
Sì perché in via Foresio, a Masnago, c’è uno sportello dove vengono consegnati gli articoli trovati in città e di cui non è stato possibile accertare la proprietà.
Da luglio a dicembre si parla di un centinaio di oggetti in tutto. Per circa un terzo - trentatré, per la precisione - si tratta di portafogli, poi ci sono telefoni cellulari (sia di vecchia sia di nuova generazione), quindi chiavi di veicoli, borse, valigie, un paio di computer portatili, fino ad arrivare a oggetti più insoliti, come ad esempio un raccoglitore per custodire monete e francobolli oppure una scatoletta in cui viene conservato tabacco da pipa.
I NUMERI DI MILANO
Certo, se paragonati con i dati dell’Ufficio oggetti smarriti del Comune di Milano, si tratta di numeri esigui: gli ultimi resoconti pubblicati dall’Amministrazione meneghina parlano di 32mila articoli catalogati negli stessi sei mesi dell’anno scorso (tra cui un monopattino elettrico, quattro strumenti musicali, una statua religiosa e perfino qualche protesi).
Ma come funziona l’ufficio di via Foresio? Come spiegano da Palazzo Estense, qui vengono custoditi sia gli oggetti consegnati dai cittadini direttamente allo sportello, sia quelli consegnati agli uffici della polizia locale (in via Sempione) di cui però non è stato possibile rintracciare il proprietario.
CACCIA AL DISTRATTO
Qualora infatti si tratti di portafogli, documenti e perfino targhe di veicoli, gli addetti comunali o gli agenti della Polizia locale si danno subito da fare per scoprire di chi sia, incrociando i dati in loro possesso tramite l’Anagrafe oppure con la collaborazione della Motorizzazione civile.
Nella stragrande maggioranza dei casi, il titolare viene individuato e contatto affinché possa rientrare in possesso del documento.
E per tutti gli altri oggetti “anonimi”?
DALL’ASTA ALL’EURO SIMBOLICO
Qui, come spiegano dal municipio, la situazione è più complessa: qualora si tratti di articoli di grande valore, viene indetta un’asta pubblica; mentre tutto il resto – dai computer alle macchine fotografiche, fino ai cellulari – viene conservato nell’ufficio per un anno e quindici giorni e poi, se non viene reclamato da alcuno, consegnato a coloro che l’hanno trovato e consegnato, a fronte del pagamento di un euro.
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