L’ABBRACCIO
In centinaia al saluto di don Marco Casale e don Giuseppe Pellegatta
Ai due sacerdoti in partenza il grazie della comunità

«Vi ringraziamo per la testimonianza che avete reso a tutti noi e per il profondo e autentico esempio di adesione a Cristo che ci avete mostrato».
Con queste parole, ieri mattina, domenica 22 settembre, nella chiesa parrocchiale di Santa Teresa di Gesù Bambino del rione delle Bustecche, Alessio Carcano ha concluso il messaggio di saluto rivolto, a nome della comunità pastorale “Beato Don Carlo Gnocchi”, al parroco, don Marco Casale, e al suo vicario, don Giuseppe Pellegatta, al termine del loro ministero in città. Commovente l’espressione di affetto e gratitudine manifestata nei confronti dei due sacerdoti da parte dei fedeli delle cinque parrocchie, San Carlo, Bizzozero, Bustecche, Giubiano e Lazzaretto, che compongono la comunità. «Nei giorni bui e terribili di sofferenza e tribolazione della pandemia di Covid - hanno ricordato tra l’altro - siete rimasti fedeli al mandato di Cristo restando sul campo, con noi e in mezzo a noi, testimoniandoci l’Amore che sostiene e aiuta a ritrovare nuova fiducia».
A Varese, don Marco e don Giuseppe verranno ricordati come autentici “apostoli della carità”.
«Che cosa ho imparato»
Al termine della celebrazione eucaristica in una chiesa gremita di fedeli, concelebrata con don Giuseppe, don Davide Caccianiga e don Raffaele Parachini e accompagnata dalla corale diretta da Gabriele Trani, don Marco Casale, che prenderà possesso delle quattro parrocchie della comunità pastorale “Santissima Trinità” di Gavirate domenica 13 ottobre alle 10.30, si è congedato ricordando che «qui ho imparato a fare il parroco» e che «i parroci passano ma le amicizie, quelle vere, restano».
Dal primo settembre, la sua pesante eredità è stata raccolta da don Matteo Rivolta. Al 40enne vicario della comunità pastorale “Madonna d’Useria”, già responsabile della Caritas della seconda zona pastorale e del decanato della Valceresio, l’arcivescovo Mario Delpini ha affidato anche il coordinamento della Caritas del decanato di Varese e la cura spirituale della casa circondariale del capoluogo.
Dopo 22 anni di ministero trascorsi in città, nel rione di Giubiano e in qualità di cappellano del carcere dei Miogni, anche don Giuseppe Pellegatta lascia Varese. A novembre, prenderà infatti possesso delle due parrocchie di Oggiona Santo Stefano e delle due di Cavaria con Premezzo che formano la comunità pastorale “Maria aiuto dei cristiani”.
Lasciano Varese
i due sacerdoti
protagonisti
anche nella
società civile
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