UNA VITA NELL’ARMA
Varese: in congedo Andrea Giordano, il carabiniere-amico
Gli ultimi di servizio in Tribunale. Salvò aspirante suicida

Gli ultimi anni di carriera li ha trascorsi in Tribunale, come addetto all’assistenza nelle aule giudiziarie. In mezzo alla gente, come ha sempre amato fare.
E non a caso tanti residenti e commercianti del centro di Varese ricordano Andrea Giordano soprattutto come carabiniere di quartiere, un ruolo che lo ha portato a ottenere anche prestigiosi riconoscimenti, ad esempio il diploma di merito conferitogli dall’Unuci (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) proprio per «aver saputo svolgere con affabile disponibilità il servizio di Carabiniere tra la gente», ma anche l’elogio del comando provinciale dell’Arma per «la professionalità, la sensibilità e il senso del dovere» che hanno sempre riscosso «stima e apprezzamento dei superiori e della cittadinanza».
Classe 1968, nato a Venezia da mamma palermitana e papà pugliese (di Bitonto), Giordano - sposato con Vera, padre di Valentina e Alessia - è andato in congedo alla fine del 2023 con il grado di appuntato scelto qualifica speciale.
Una carriera iniziata nel 1987 con l’arruolamento dopo la scuola a Campobasso. Prima destinazione Lurate Caccivio (Como), dove resta fino al 1990 e ottiene un encomio per essersi tuffato in un torrente in piena per salvare un giovane deciso a suicidarsi. Poi il trasferimento a Cantù e a Seregno, dove resta fino al 1999: sono gli anni delle rapine a mano armata e Andrea presta servizio al Nucleo Operativo Radiomobile, come “alfista”, l’autista abilitato alla guida veloce.
Poi l’approdo a Varese, sempre al Nor; uno dei suoi primi interventi è a Induno Olona, per la tragica rapina nella quale vengono uccise due guardie giurate. Altre tappe il valico di Gaggiolo e Azzate, prima di approdare, nel 2004, alla Stazione del capoluogo, dove resta fino all’ultimo giorno di lavoro.
«In centro mi conoscevano tutti», ricorda con orgoglio, ripensando al lungo periodo trascorso con la divisa del carabiniere di quartiere, sempre pronto a raccogliere segnalazioni e denunce da parte di semplici cittadini, baristi, ristoranti e negozianti, ai quali dispensava sempre consigli e sorrisi.
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