I LAVORI
In vetta sulla strada militare
Monte Martica: percorso ripulito e messo in sicurezza dal Parco del Campo dei Fiori

Sentieri sistemati, smottamenti arginati e panorami più aperti. Si sono conclusi gli interventi lungo uno dei tragitti più suggestivi del Parco del Campo dei Fiori: sono stati sistemati i sentieri, bloccati i versanti su cui incombevano potenziali frane e ripristinato lo “sfogo” di eventuali forti precipitazioni piovose.
Si tratta del percorso che parte da Bregazzana e si sviluppa per circa dieci chilometri, raggiungendo, tramite la strada militare, prima Pian Valdes, a destra della Rasa in direzione di Brinzio, e poi il Monte Chiusarella fino a raggiungere la vetta del Monte Martica a quota 1.026 metri.
Il progetto, come spiegano dall’ente parco, prevedeva il ripristino della percorribilità della sede viaria per favorire la possibilità di intervento in caso di emergenze quali incendi boschivi, dissesti oppure operazioni di soccorso o di controllo di possibili bivacchi.
Qui, dove poco più di dodici mesi fa, divampò un incendio particolarmente esteso, è stata infatti creata anche una fascia taglia fuoco, con l’eliminazione della componente vegetale che invadeva la stradina sterrata.
«Inoltre - chiarisce il presidente del parco Giuseppe Barra - i lavori hanno un’innegabile valenza paesaggistica sulle aree lungo la percorrenza e in particolare nelle zone più alte e rivestite dai prati magri limitrofi alla strada. Manca soltanto l’eliminazione di alcune piante nei pressi della cima del Chiusarella, così da favorire la vista su un bellissimo panorama. In effetti, soprattutto la vetta di quest’ultima montagna, dove non esistono alberi ma soltanto un grande prato offre la sensazione di trovarsi su un alpeggio e non di altitudine e a due passi dalla città».
Inoltre, grazie anche al lavoro di gruppi di volontari, si è intervenuti sulla sistemazione di alcuni dissesti di carattere idrogeologico quali frane e parti di sedime non più percorribile.
«Questi lavori - conclude Barra - si innestano su precedenti interventi di salvaguardia dei prati magri realizzati all’interno del progetto Corridoi insubrici, sostenuto da Fondazione Cariplo, in un unicum progettuale di tutela e valorizzazione, su cui si lavora da anni e che prevede interventi di manutenzione anche per le annualità future».
«Questo - conclude Barra - è appurabile da tutti noi dalla quantità di prati godibili allo sguardo anche del meno esperto, con più aree aperte e meno zone occupate da arbusti. In tal senso si è provveduto a limitare l’accesso di alcuni sentieri, individuandone l’uso più consapevole in funzione delle misure conservative che l’habitat richiede nel rispetto delle regole».
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