UNIVERSITÀ
Insubria, vent’anni e nuove sfide
Coen Porisini all’inaugurazione dell’anno accademico: «È il mio ultimo discorso da rettore». L’ateneo in cifre

«Quest’anno, il 14 luglio, festeggeremo il ventesimo anniversario dell’istituzione dell’Università degli Studi dell’Insubria, un traguardo significativo per la nostra comunità e per i nostri territori. Avremo modo, nei prossimi mesi, di festeggiare e di riflettere insieme su cosa sia accaduto in questi anni, su quali siano state le ricadute sul territorio. Tuttavia, oltre a essere l’inaugurazione del ventennale, questa è anche l’ultima inaugurazione che mi vede nel ruolo di Magnifico Rettore».
Parole del professor Alberto Coen Porisini oggi, lunedì 19, nell’aula magna di via Ravasi, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2017-18 dell’università degli Studi dell’Insubria, il ventesimo dalla fondazione. Dopo i discorsi del rettore, del prorettore vicario Giuseppe Colangelo, del rappresentante degli studenti Luca Giorgetti e del rappresentante del personale tecnico-amministrativo Sonia Garziera; e dopo la prolusione della professoressa Elena Ferrari, ordinario di Informatica del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate (dal titolo: �Privacy nel cyberspace: illusione o possibilità?), l’onorificenza “�Rosa Commacina� è stata attribuita per la prima volta a due persone, ai membri esterni componenti del Consiglio di amministrazione dell’università degli Studi dell’Insubria in rappresentanza del territorio, Angelomaria Palma (rappresentante esterno in cda della sede di Como) e Marco Reggiori (sede di Varese). Durante la cerimonia è avvenuto anche il conferimento della nedaglia di Ateneo ai nuovi professori ordinari: Claudio Azzolini (malattie apparato visivo), Emanuele Boscolo (diritto amministrativo), Massimo Caccia (fisica sperimentale), Domenico Cavallo (medicina del lavoro), Bruno Cerabolini (botanica ambientale e applicata), Mauro Guglielmin (geografia fisica e geomorfologia), Francesco Haardt (astronomia e astrofisica), Licia Iacoviello (igiene generale e applicata), Gabriella Mangione (diritto pubblico comparato), Flavia Marinelli (chimica e biotecnologia delle fermentazioni), Daniela Montemerlo (economia aziendale), Umberto Piarulli (chimica orgqnica), Maria Pierro (diritto triibutario), Antonio Spanevello (malattie dell'apparato respiratorio).
Organizzazione L’università è organizzata in sei Dipartimenti: Biotecnologie e scienze della vita (direttore professor Giovanni Battista Bernardini); Diritto, economia e culture (Barbara Pozzo); Economia (Matteo Rocca); Medicina e Chirurgia (Angelo Tagliabue); Scienza e alta tecnologia (Umberto Piarulli); Scienze teoriche e applicate (Fabio Conti).Il coordinamento nella gestione della didattica di tutti i corsi di studio dell'area medica è assicurato dalla scuola di Medicina (presidente professor Giulio Carcano). In totale i corsi di laurea sono trentatré.
I numeri Gli studenti immatricolati (lauree triennali, magistrali a ciclo unico e magistrali) sono 3589 (1680 uomini, 46,8% e 1909 donne, 53,2%); di cui 912 nella sede di Como (25,4%) e 2.677 in quella di Varese (incluso Busto Arsizio, 74,6%). L’incremento degli immatricolati ai corsi di laurea triennali, a ciclo unico e magistrali è del 20% rispetto allo scorso anno. Iscritti ai corsi di laurea: 10.587 (4911 uomini, 46% e 5676 donne, 54%). Iscritti totali all’Ateneo: 11.129 (corsi di laurea, scuole di specializzazione, dottorati, master). Gli studenti di cittadinanza estera sono 592 (6%). I docenti sono 358 in totale (129 donne 36% e 229 uomini 64%), di cui 80 ordinari (22 %); 170 associati (47%), 81 ricercatori universitari (23%) e 27 ricercatori a tempo determinato (8%).
Dal 1998 al 2017 si sono laureati 24.913 studenti all’Università dell’Insubria. Nel solo anno solare 2017 le lauree sono state 1.630.
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