L’UDIENZA
Varese, incinta al sesto mese: ruba videogiochi
La giovane è stata fermata dalla Squadra Volante

Incinta al sesto mese, senza un lavoro, con un passato segnato dalla tossicodipendenza, ospitata dai genitori e a loro carico. In sintesi, è il ritratto della ragazza che l’altro ieri, giovedì 16 febbraio, è stata arrestata dalla Polizia di Stato per un furto commesso in un grande negozio di Varese specializzato in elettronica, e ieri mattina è comparsa davanti al giudice monocratico Marcello Buffa per l’udienza di convalida del fermo.
La giovane, difesa dall’avvocato Irene Visconti, è accusata di aver tentato di rubare nove giochi della PlayStation per un valore complessivo notevole, e cioè più o meno 650 euro. E non è la prima volta che succede, dato che già nello scorso mese di agosto aveva tentato di portare via generi alimentari da un supermercato. Ieri il giudice ha convalidato l’arresto, effettuato dagli agenti della Squadra Volante dopo che la ragazza era stata bloccata dal servizio di vigilanza del negozio che aveva preso di mira. E poi, dovendo affrontare la questione di una misura cautelare da applicare a una persona che è sì formalmente incensurata ma che in sette mesi si è già messa due volte nei guai per lo stesso motivo, ha dovuto contemperare esigenze diverse. Quelle di sicurezza della collettività e quelle di una gravidanza che entra nella fase finale. Risultato: alla giovane, così come richiesto dal suo difensore, è stata applicata una misura “soft” e cioè l’obbligo di presentazione nella caserma dei carabinieri più vicina a casa, in un comune tra Varese e Gallarate, tre mattine alla settimana.
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