SERIE A
Jakovics non scade
Accordo trovato col lettone che resta in maglia Openjobmetis fino al termine della stagione. Tepic in uscita
L’Openjobmetis ed Ingus Jakovics si sono formalmente detti sì fino al termine della stagione. Accordo raggiunto per la conferma a tempo indeterminato della guardia lettone, che con i 19 punti e il titolo di mvp assegnatogli dai tifosi dell’Enerxenia ha definitivamente modificato il suo status iniziale da precario. Il contratto prevede un legame fino al termine del mese di aprile con estensione automatica a maggio in caso di qualificazione ai playoff.
Di fatto solo una formalità dopo il feeling ricambiatissimo tra Varese e la 26enne guardia lettone: nelle idee dell’area tecnica biancorossa il weekend di riposo forzato imposto dal calendario doveva servire a capire che tipo di esterno straniero inserire a supporto dello starting five.
Si era anche valutata la pista Tekele Cotton, la guardia ex Torino valutata in estate prima della firma di Jason Clark; ma il partitone di Jakovics contro la Fortitudo Bologna ha definitivamente convinto tutti - società e pubblico - che la guardia ex Ventspils è il giocatore, ma anche la persona, giusta per interpretare il ruolo di sesto uomo.
Nel tragitto tra l’ultima vittoria contro la Fortitudo e l’impegno di sabato prossimo sul campo della Virtus Bologna, dunque, la novità sarà il ritorno a referto di Jason Clark al posto di Milenko Tepic, mentre Jakovics - partito come tampone per due mesi in assenza dell’americano - si è preso il posto del serbo. «Ingus si è conquistato il posto con il giusto atteggiamento messo nel lavoro quotidiano - spiega il g.m. Andrea Conti -. È un ragazzo che ha mostrato sin dal primo giorno la sua fame e la sua disponibilità ad accettare il ruolo che gli è stato chiesto».
Un affare interessante anche nel rapporto fra costo e rendimento: per l’azienda Pallacanestro Varese il peso dell’accordo lordo con Jakovics sarà il più basso dei giocatori della panchina. Si tratta comunque di un extrabudget in attesa di recuperare risorse dalla chiusura del rapporto con Milenko Tepic, con il quale il club cercherà una transazione del contratto auspicando che l’atleta del 1987 possa trovare collocazione altrove.
Al di là delle sue qualità balistiche evidenziate anche nello scrimmage di mercoledì contro Bergamo, la carta vincente di Jakovics è stata l’aggressività difensiva messa in campo in ogni situazione: «Fare canestro è un fattore soggetto alle percentuali, ma la capacità di dare tutto in pochi minuti è la qualità principale per un giocatore che esce dalla panchina e deve mettere energia per dare una scossa di adrenalina» conferma Conti, che non si preoccupa particolarmente della taglia fisica più ridotta nel cambio tra la guardia lettone e Milenko Tepic.
Dietro L.J. Peak nel ruolo di cambio dell’ala piccola ci sarà spazio per il suo sostituto naturale Nicola Natali, oppure coach Caja varerà quintetti con tre piccoli già impiegati contro la Fortitudo utilizzando Tambone o il futuro innesto Clark. «Non avendo da giocare competizioni europee contro avversarie di taglia elevata non sarà un problema abbassare il quintetto, anzi potrebbe darci un quid in più in termini di imprevedibiltà e duttilità».
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