PHISHING
Truffa informatica, la banca gli ridà 30mila euro
Varesino riceve link per modificare l’home banking ma è tutta una truffa. Presenta ricorso e ottiene il rimborso

Vittima di una truffa informatica, dopo aver seguito le istruzioni contenute in un sms apparentemente inviato dalla sua banca per motivi di sicurezza si ritrova con trentamila euro in meno sul conto corrente aperto nella filiale di Varese. Ma il risparmiatore varesino non si dà per vinto: presenta un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario (Abf) accusando l’istituto di credito di non aver adottato tutte le misure per prevenire fenomeni come “phishing” e “spoofing”. E alla fine vince la sua battaglia: l’organismo indipendente gli dà ragione, imputando alla banca la responsabilità per non aver protetto il cliente dagli stratagemmi dei criminali informatici.
L’Abf ha quindi condannato l’istituto di credito a restituire al cittadino quei trentamila euro rubati carpendo le credenziali dell’home banking.
L’articolo completo sulla Prealpina di oggi, sabato 25 maggio
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