LA CITTÀ CHE CAMBIA
«La Motta senz’auto»
Area pedonale da via Carrobbio. La proposta verrà discussa in Consiglio comunale

Caos, code, auto in divieto, asfalto groviera, pedoni costretti alle gimkane tra i tubi di scappamento, il tutto davanti alla chiesa alla quale forse i varesini sono più affezionati, quella d’ Sant’Antonio alla Motta. Davvero non si può fare di meglio per l’area del falò di Sant’Antonio, luogo storico e di tradizione che si perpetua?
La strada e soprattutto la piazza nella quale la via sbuca, è una delle più belle della città: via Carrobbio, la Motta. Una zona tristemente caratteristica anche per le auto lasciate quasi una sull’altra, se fosse possibile, in qualunque ora del giorno e della sera, sfruttando tutti gli spazi (in divieto) disponibili.
Una zona centrale eppure destinata a essere caotica e sopraffatta dal traffico, a due passi dalla piazza principale della città.
Ecco che ritorna alla ribalta l’ipotesi di estendere l’isola pedonale anche a questa zona. A proporre l’intervento «che va discusso e declinato con commercianti e residenti, ma che credo vada attuato per il bene della città>, è Piero Galparoli, consigliere comunale di Forza Italia, new entry nel consiglio comunale con trazione del centrosinistra ma dalla lunga esperienza politica e amministrativa nel passato. Sua insieme all’allora consigliere di opposizione e oggi assessore Andrea Civati, era stata la battaglia per pedonalizzare la zona attorno piazza Giovine Italia.
«Una esperienza che era stata contestata e aveva suscitato numerose polemiche e che oggi trova tutti d’accordo, perché l’estensione dell’isola pedonale, oggi Ztl, deve andare di pari passo con la riqualificazione>.
E di interventi da fare, in via Carrobbio, ve ne sono tanti, basta passare e vedere lo stato dell’asfalto e del poco ordine della strada.
«La chiusura al traffico, salvo naturalmente ai residenti e a chi ne ha diritto, di via Carrobbio e di piazza della Motta, porterebbe a un ampliamento dell’isola pedonale e garantirebbe ai cittadini una migliore fruibilità della zona», prosegue Galparoli.
«Vi sono negozi e bar, quella zona più diventare una nuova piccola Brera, basta volerlo e trovare la formula migliore che deve essere garantita da una riqualificazione urbana, con una nuova pavimentazione, elementi di arredo, una piantumazione adeguata, così come avvenuto in via Donizetti e Rossini e in piazza Giovine Italia».
Consapevole delle polemiche e dei “no” che inevitabilmente si alzeranno rispetto alla sua proposta, il consigliere Galparoli ribadisce la sua convinzione: riconsegnare ai cittadini e ai commercianti un’area con una nuova veste più vivibile e architettonicamente riqualificata, come previsto tra l’altro dagli indirizzi di pianificazione comunali, non può che portare benefici a tutti.
La mozione dovrà essere discussa dal consiglio comunale, ma non è detto che non trovi un ampio consenso trasversale.
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