IL COLPO
Ladri acrobati a Sant’Ambrogio
Bar ripulito di sigarette, contanti e molto alcol nel cuore della notte

Duecentoquaranta pacchetti di sigarette, trentadue stecche di Marlboro, un discreta quantità di tabacchi. No, non è il vecchio resoconto dell’attività di contrabbandieri fermati vicino al confine svizzero decenni fa, ma solo il parziale bottino del furto avvenuto l’altra notte al bar pasticceria Albiati di Sant’Ambrogio, sulla strada principale del rione, accanto alla banca.
I ladri hanno portato via anche una discreta quantità di bevande e di alcolici, intere confezioni con più bottiglie di succhi di frutta, casse di prosecco, due di una marca e due di un’altra, alcune bottiglie di aperitivi e una di sambuca.
Questo il bottino, che ammonta a svariate migliaia di euro, a un primo controllo fatto dal proprietario, Maurizio Albiati, e dalla sua collaboratrice, ieri mattina presto venerdì 5 aprile. Dopo la sorpresa, la tensione, la paura, il sopralluogo delle Volanti della Polizia, il proprietario, da sette anni a Sant’Ambrogio dove ha rilevato lo storico Bar Binetti, accoglie con le lacrime agli occhi i tanti clienti e gli amici che passano e si fermano a chiedere che cosa sia avvenuto, come mai la saracinesca sia ancora abbassata (nell’arco della mattinata, poi, il locale è stato aperto).
«Non posso credere che sia accaduto anche qui, purtroppo i ladri stanno facendo il giro delle attività commerciali anche in questo rione così tranquillo, nei mesi passati ne sono state colpite altre - racconta Maurizio Albiati -. La cosa sorprendente è che quando sono arrivato stamattina (ieri, ndr), non mi sono accorto di nulla, in un primo momento. Saracinesca e porta della vetrina erano chiuse, nessun segno di effrazione sulle porte che di solito utilizziamo per entrare».
Solo quando ha fatto qualche passo all’interno del retro del negozio, si è accorto che qualcosa non andava: uno scaffale con un piccolo deposito di sigarette e tabacchi in parte ripulito, poi i bidoncini dell’umido e dell’immondizia posti a terra, a ostruire l’ingresso nel bar vero e proprio. Il registratore di cassa è stato ripulito, all’interno c’era un bel gruzzoletto, almeno 800 euro, tra fondo cassa e monetine, il cui rifornimento era stato fatto il giorno prima. Così come da poche ore era arrivato il rifornimento delle sigarette e dei tabacchi.
Da dove siano passati i ladri, senza fare suonare l’allarme che il proprietario ha disattivato non appena entrato, è stato svelato poco dopo, quando Maurizio Albiati è sceso in magazzino. Per entrare si presume che i ladri abbiano sollevato una grata delle bocche di lupo su una parte laterale dell’edificio, all’interno del cortile della palazzina. Per entrare hanno spezzato un grosso lucchetto, spostato un pesante condizionatore posto a (inutile) barriera e rotto il vetro della finestra. Quindi si sono calati nel sotterraneo e hanno cominciato con la loro razzia, salendo al piano di sopra dove si trova il locale aperto al pubblico.
Stanzette e depositi di servizio, oltre a due porte di ingresso diverse da quelle per il pubblico, rendono il negozio difficile da girare, di notte, se non si conosce l’intero stabile e come muoversi. Il cancello del cortile, elettrico, è stato ripristinato poco dopo la scoperta del furto, segno che i ladri hanno probabilmente manomesso l’impianto.
Alcuni abitanti della zona hanno detto di avere sentito rumore verso le 2.30 di notte, ma nulla che abbia fatto insospettire più di tanto.
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