ALLARME
Ladri di notte nelle scuole
Nel mirino i distributori automatici. Assalto nel fine settimana al Classico, all’Artistico e alla Dante

L’esempio più lampante di quanto siano vulnerabili le scuole della città è dato dai furti ai distributori automatici: un’infinita sequenza di incursioni notturne che si registra ormai da mesi. E poco importa se un edificio è stato visitato poche settimane prima: i ladri tornano in azione per scardinare le macchinette e raggranellare gli spiccioli che trovano all’interno. Bottini magrissimi, danni ingenti, nell’ordine di migliaia di euro.
Eppure in alcuni casi non si è neppure riusciti a capire da dove siano entrati i predatori di monetine, tanto sono malmesse le scuole prese di mira. Gli ultimi istituti saccheggiati in ordine di tempo sono stati il liceo Classico, il liceo Artistico, la scuola media “Dante”: in tutti e tre i casi la scoperta dell’incursione è stata fatta ieri mattina, lunedì 22 maggio, al rientro del personale dopo la pausa del fine settimana. Ma questi stessi edifici erano stati già “visitati” meno d’un mese fa, così come è avvenuto ad esempio all’Enaip di via Uberti o alla scuola media “Anna Frank” di via Carnia, giusto per fare qualche esempio. L’elenco però è lunghissimo e sembra che nessuna scuola sia stata risparmiata.
La lotta è impari: «Purtroppo la maggior parte delle scuole della città è senza impianto di allarme – spiegano dall’azienda che si occupa dei distributori automatici – e, anche laddove è stato installato, è fuori uso o inutilizzabile». Nessuna volontà di solleticare la fantasia dei malintenzionati, ma soltanto un appello rivolto alle istituzioni e agli enti preposti, affinché si intervenga in modo risolutivo per arginare questo odioso stillicidio. «Non ne va soltanto della nostra attività, ma anche della sicurezza degli allievi, degli insegnanti e di chi ogni giorno lavora in queste scuole: di fatto, si tratta di edifici facilmente accessibili», precisano.
Il copione è sempre lo stesso: i ladri agiscono di notte indisturbati, al mattino il personale scolastico si accorge dell’intrusione e allerta le forze dell’ordine, con le pattuglie che non possono far altro che raccogliere la denuncia. Avviare le indagini? Certo, ma è una strada in salita: in molti casi si tratta di “fantasmi”, sbandati in cerca di spiccioli magari per comprare una dose di droga, e senza neppure le immagini di videosorveglianza manca un tassello prezioso per comporre il mosaico.
Un’ipotesi sarebbe cogliere i ladri sul fatto, ma si tratta di una possibilità più che remota. «Ormai – proseguono dall’azienda – il ritiro delle monete avviene ogni giorno e le macchinette cambia soldi (quelle che “trasformano” le banconote in monete, ndr) sono state ormai rimosse da tempo».
Insomma, occorre intervenire al più presto, prima che le scuole della città diventino ancora di più terra di conquista da parte di ladruncoli che si accontentano di pochi euro senza badare troppo ai danni provocati.
© Riproduzione Riservata