SALUTE
Varese, lanaterapia contro il tumore al seno
Presentato a Villa Tamagno il progetto Gomitolorosa

Lavorare a maglia distrae dalle preoccupazioni, aiuta a percepire meno il dolore, agevola i processi di socializzazione e migliora l’autostima perché implica un obiettivo e il suo raggiungimento.
La lanaterapia di Gomitolorosa - ente filantropico di Biella - è arrivata alla Breast Unit di Asst Sette Laghi grazie alla collaborazione di Caos, il Centro ascolto operate al seno presieduto da Adele Patrini. Durante le terapie e nei tempi di attesa, le pazienti ricevono un kit (contenente un uncinetto, un gomitolo e le istruzioni di base) con cui possono distrarsi. Le mattonelle sferruzzate, anche grazie all’aiuto dei volontari, verranno poi unite per creare coperte, cappellini, scaldagambe, oggetti destinati alle persone più fragili.
La Breast Unit di Varese è la decima in Lombardia ad adottare Gomitolorosa, nella convinzione - supportata da una ricerca scientifica condotta sottoponendo ad encefalogramma 40 donne prima e dopo aver lavorato a maglia - che la lana produca calma e benessere.
«Come lo yoga e la meditazione trascendentale, con la differenza che tra le mani rimane qualcosa», afferma il presidente di Gomitolorosa Alberto Costa, medico che insieme a Umberto Veronesi ha scritto pagine importanti della lotta al cancro al seno.
Gomitolorosa - come ha precisato Adele Patrini - è un progetto che ben sintetizza cosa significa “umanizzare le cure”, mettendo sempre al centro la persona nella sua interezza. In più, oltre ad una componente sociale e una «curativa», il progetto ha anche una valenza ambientale: i gomitoli utilizzati nel progetto sono ottenuti da lana in esubero, destinata ad essere smaltita.
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