VARESE
Cacciari e Dante «eversivo»
Incontro ai Giardini tra il filosofo ex sindaco e gli studenti

Tutti a lezione dal professor Massimo Cacciari. Per ascoltare le sue parole marcate, i brillanti ragionamenti, le ragioni personali che lo hanno portato ad amare Dante. Tensostruttura ai Giardini sold out ieri, martedì 22 giugno, per l’apertura, con il filosofo veneziano, del progetto “Dante per tutti”, organizzato dal Centro culturale Massimiliano Kolbe, in partenariato con il Comune.
C’è grande attesa per il barbuto pensatore, che spesso si sdegna e si indigna in televisione. L’evento slitta di una ventina di minuti, perché (pare) che l’ex sindaco abbia perso un treno da Milano. Quando arriva, sale subito sul palco per confrontarsi con gli studenti presenti. Tanti davvero, che giungono da licei e istituti tecnici. Da Varese, Busto, Gallarate, Bisuschio, Luino. Ma non tutto fila subito liscio: Cacciari solleva di peso un divanetto per metterlo a bordo palco, lontano dai riflettori che lo infastidiscono. Sorride il professor Marco Pippione, che lo affianca. Oltre 200 persone pronte ad ascoltare le parole dell’ex sindaco di Venezia, almeno due terzi studenti. Con le domande diligentemente annotate su fogli volanti, diari, cellulari. Un’insegnante incoraggia un’allieva timida e ansiosa. «È una grande occasione, questa, te la ricorderai». E così, tra ansia e curiosità, i ragazzi fanno domande, dialogano con Massimo Cacciari. «Dante esalta Francesco... per bocca di chi?» chiede il prof a una studentessa, che tentenna, arrossisce, supplica le amiche per un suggerimento. «Allora questo Canto non lo hai studiato...». E così il dialogo va avanti. «È un’opera eversiva», dice Cacciari a proposito della Commedia. E poi vola verso la poesia, l’arte, la bellezza. «Speriamo che, dopo il Covid, gli italiani, invece di andare alle Seychelles o alle Maldive, possano scoprire le bellezze di casa nostra».
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