IL CASO
Librerie indipendenti in crisi a Varese
Gli Asinelli lasciano via Broggi. Pesa anche il caro affitti

La notizia è ufficiale: la Libreria degli Asinelli, uno spazio di cultura e di libertà, lascia la sua sede di via Giovanni Bagaini, dopo tre anni di attività e incontri, e fa ritorno nella vecchia sede, in piazza Repubblica 5 (cortile interno). Un passo indietro non indifferente, il segno di una crisi delle librerie indipendenti, ma forse anche del libro e dei lettori.
La scommessa della libreria diretta da Laura Branchini è stata quella di stringere un rapporto con il pubblico fatto di acquisti, ma anche di incontri, iniziative associative, dibattiti, gruppi di lettura, attività per i più piccoli.
Una notizia non positiva, dunque, il ritorno nella vecchia sede in una città che spesso si vanta di dare spazio alla cultura ed è impegnata in un mega-progetto come quello del “polo culturale” all’ex Garibaldi (peraltro a due passi dalla futura sede della libreria). Ma quali le ragioni del trasloco della Libreria degli Asinelli e dell’associazione culturale Burritos aps? «Si sono intrecciati diversi motivi – risponde Laura Branchini -. Oltre a questioni personali, subiamo una crisi più generale che riguarda le librerie indipendenti. Altre realtà, anche in provincia, stanno chiudendo, mentre noi ci trasferiamo. La crisi ci colpisce molto di più che le librerie di catena o la vendita online. E poi c’è la questione degli aumenti degli affitti, una difficoltà di non poco conto».
Così la Libreria degli Asinelli si appresta a lasciare via Bagaini, dove sabato 10 maggio, con l’aiuto di lettori e amici, chiuderà gli ultimi scatoloni in vista del trasloco, abbandonando l’iniziativa del bistrot, che non potrà essere riproposta in piazza Repubblica.
«Avremmo potuto fare scelte diverse – continua Laura Branchini -: registrare il fatto che una libreria indipendente è un bagno di sangue, chiudere tutto e addio. Ma non è la nostra scelta, dato che abbiamo invece deciso di resistere, di continuare a svolgere le nostre attività, di proseguire con le nostre forze».
Non sempre le librerie indipendenti sono lasciate sole: ci sono casi in cui le istituzioni, a partire dal Comune, le sostengono, magari aiutandole sul fronte degli affitti. Ma fino a questo momento il Comune non si è fatto vivo.
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