TRIBUNALE
Magistrati e avvocati, rientro in aula
Stop alle udienze da remoto: le nuove norme per i processi
Si torna in aula. Le udienze “da remoto”, che nelle ultime settimane erano diventate la norma in Tribunale, ora diventano un’eccezione.
E saranno limitate a quei processi (civili e penali) che erano stati fissati prima del 30 giugno, data che nel “decreto giustizia” è stata ripristinata come termine dell’emergenza sanitaria. In base alla norma che anticipa, dal 31 al primo luglio, la ripresa dell’attività “in presenza”, mercoledì il presidente del Tribunale di Varese, Cesare Tacconi, ha emesso un nuovo decreto che fissa le modalità di svolgimento delle udienze. Che potranno svolgersi anche al pomeriggio.
E così già da ieri giudici, pubblici ministeri e avvocati tornano a confrontarsi “dal vivo” nelle aule di piazza Cacciatori delle Alpi. Con tutte le precauzioni del caso: divieto di assembramento, obbligo di distanziamento e mascherine. In realtà, ciò poteva succedere anche prima, su richiesta del difensore, ma è accaduto molto raramente. E solo per quei processi senza testimoni, come patteggiamenti o abbreviati, o arrivati all’ultimo atto, cioè la discussione finale e la sentenza. Del resto, i precedenti decreti avevano già stabilito che si svolgessero - ma da remoto, via Teams - solo quelle udienze per le quali non era richiesto appunto l’esame di testi o consulenti. Oltre a quelle con imputati sottoposti a misura cautelare. Rinviati, quindi, tutti quei processi - collegiali o monocratici - con istruttoria.
Ha subìto meno rallentamenti l’attività dell’ufficio Gip-Gup, che ha celebrato “a distanza” buona parte delle udienze preliminari, sostanzialmente quelle senza parti civili. Sempre via Teams, è stato garantito lo svolgimento di direttissime e convalide di arresto, che ora si possono nuovamente tenere in carcere o in Tribunale.
Il decreto nulla può fare per quei processi che, in calendario a luglio, erano già stati rinviati a dopo l’estate - in alcuni casi all’inizio del 2021 - prima dell’emanazione della nuova norma. Ma quelli che erano già stati fissati da tempo e per i quali non era stato ancora preso alcun provvedimento si potranno svolgere regolarmente in aula, anche - se ciò servirà per evitare affollamenti - in giorni diversi da quelli del normale calendario e al pomeriggio.
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