VIOLENZA DI GRUPPO
Minacce social, minorenni nei guai
«Ti veniamo a prendere», con immagini di coltelli e bombe. Cinque ragazzini tra i 13 e 15 anni in questura dopo l’esposto della mamma della loro vittima, due sono stati denunciati

Violenza tra minori, gruppetti di ragazzini che bullizzano e minacciano il coetaneo più “debole”. Ancora un caso allarmante, a quasi un anno dall’incubo vissuto da uno studente quindicenne sequestrato e torturato dal branco alle Bustecche.
Cinque minorenni tra i 13 ed i 15 anni sono stati individuati dalla Polizia di Stato dopo la denuncia di una mamma preoccupata per le minacce subite dal figlio sui social.
È accaduto a Varese, dove due dei cinque ragazzi, tutti studenti di scuole della zona di Casbeno (accanto alla Questura) alla fine degli accertamenti sono stati denunciati per minacce aggravate.
Dopo la segnalazione gli agenti si sono recati davanti alla scuola del ragazzo intimidito dove si temeva una sorta di spedizione punitiva da parte del gruppetto, che aveva postato anche la frase «ti veniamo a prendere». Le minacce infatti duravano da mesi, e in particolare in una fotografia sui social erano ritratti due giovani: uno indossava la maschera di Anonymous mentre l’altro, a volto scoperto quindi riconosciuto, esibiva un coltello.
In calce era stata inserita la scritta “ti veniamo a prendere“, corredata da emoji a forma di bombe e coltelli, dai quali è parsa subito chiara l’intenzione di effettuare una spedizione punitiva all’uscita da scuola. Gli agenti si sono recati all’appuntamento, hanno individuato i cinque e li hanno portati in questura. Nel corso delle perquisizioni è stato recuperato anche il coltellino. Gli altri tre ragazzi sarebbero stati chiamati per aumentare i numeri del gruppo.
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