IL PROGETTO
Soldi per studiare all’estero
Si è aperto il nuovo bando Erasmus dell’Università dell’Insubria, circa 250 le borse assegnabili da 400 a 700 euro

Fino a settecento euro al mese per studiare all’estero. Utopia? No, Erasmus.
Imparare a vivere, creare legami con il resto del mondo, apprendere nuovi modi di studiare e lavorare. L’Università dell’Insubria ha presentato ieri il bando per il progetto Erasmus 2019. L’ateneo varesino potrà aiutare circa 250 studenti a vivere un’esperienza di studio internazionale in 200 università.
All’Erasmus day di ieri, martedì 19 febbraio, nell’aula magna del collegio di via Dunant c’erano tanti studenti interessati e alcuni loro compagni che quest’esperienza l’hanno già vissuta.
Come Beatrice Arria, studentessa del terzo anno di Scienze della comunicazione che lo scorso anno ha studiato da gennaio a luglio nella città spagnola di Alicante: «Ho seguito i corsi della facoltà di giornalismo, dove ho dato quattro esami. Sono partita senza sapere lo spagnolo e quando sono tornata ho superato l’esame C1. Il loro approccio è molto più pratico del nostro, ogni due settimane si facevano progetti in gruppo spesso già orientati al mondo del lavoro».
Ma la vera crescita per Beatrice Arria è stata personale: «Vivevo con due ragazze greche con cui ho creato un rapporto fraterno, sono venute a trovarmi a Pasqua, io sono andata da loro a Creta: sono diventate compagne di vita e ora ho rapporti con persone che arrivano da Argentina, Messico e dal resto del mondo. Un consiglio? Partite da soli».
Pensiero condiviso da Eleonora, sua sorella gemella e studentessa di Economia: «Io sono stata a Riga in Lettonia da agosto a settembre. Ho frequentato una facoltà in inglese e della Lettonia non sapevo nulla: cercavo solo un’esperienza lontana da casa». L’Erasmus crea capacità di adattamento e apertura mentale decisive per entrare nel mondo del lavoro: «Sono tutte soft skills che lo studente universitario in Italia raramente sperimenta. Siamo più mammoni mentre tedeschi e ragazzi del resto d’Europa sono abituati a uscire di casa prima».
Anche Giulio Carraro lo propone: «Studio giurisprudenza, ho vissuto dieci mesi a Las Palmas, dove ho dato 6 esami. Nel mondo del lavoro sarà importante distinguersi dalla concorrenza e scrivere nel curriculum di conoscere tre lingue dà una marcia in più».
L’Insubria mette a disposizione borse di studio variabili a seconda della destinazione: quest’anno il bando prevede sostegni da 400 a 700 euro mensili, per una durata minima di 3 e massima di 12 mesi. I posti sono oltre 500 e le mensilità che l’ateneo può erogare sono 1200: considerando una permanenza media di 5 mesi significa che 240 studenti potranno partire con il sostegno.
Per il progetto Erasmus Traineeship invece sono gli studenti a dover cercare il tirocinio: non ci sono limiti di posto e l’università metterà a disposizione 220 mensilità, di cui 25 riservate a tirocini in Svizzera, di importo variabile dai 300 ai 700 euro. A coordinare l’evento è stato il professor Giorgio Zamperetti, delegato del Rettore all’Internazionalizzazione
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