L’INTERVISTA
«Ho fatto il mio dovere, come mi ha insegnato mio papà»
Parla lo studente che ha bloccato lo scippatore in via Avegno, in centro a Varese: «È stato un gesto istintivo»

Ha placcato uno scippatore, ha recuperato una borsa appena rubata, poi è tornato alla sua vita di sempre. «Ho fatto la cosa giusta. È stato un gesto istintivo - racconta il protagonista -, ma anche la naturale conseguenza di quello che mi ha insegnato mio papà: se vedi qualcuno in difficoltà, aiutalo». Sean Lionetti ha 19 anni e vive a Malnate. È uno studente universitario e all’Insubria studia Scienze della comunicazione. Venerdì 11 ottobre all’ora di pranzo, dopo un panino da McDonald’s, in via Avegno ha fatto qualcosa che ha colpito molto chi era lì per caso e ha deciso di riferirlo alla Prealpina.
L’abbiamo ritrovato due giorni dopo e ci ha raccontato in prima persona quello che è successo. Un gesto coraggioso, la prova che non tutti, non sempre, voltano la testa dall’altra parte. A commettere lo scippo sarebbe stato un giovane straniero, forse magrebino, con baffi e pizzetto: in testa aveva un cappello e il cappuccio della felpa. «È stato un gesto istintivo, ma anche la naturale conseguenza di quello che mi ha insegnato mio papà: se vedi qualcuno in difficoltà, aiutalo. Diciamo che subito dopo la botta di adrenalina è stata forte. E poi nel pomeriggio quando ho raccontato ai miei amici quello che era successo, mi sono arrivati tanti messaggi. In quei pochi secondi ho pensato che magari dentro quella borsa c’era tutta la vita della proprietaria e che mi sarebbe dispiaciuto non fare niente per aiutarla».
L’intervista completa sulla Prealpina di lunedì 14 ottobre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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