LA SICUREZZA
Photored, 40 multe al giorno
Tre incroci sorvegliati dalle telecamere ma c’è chi continua a passare col rosso

Quaranta automobilisti al giorno “bruciano” il rosso ai semafori.
È questo il primo bilancio dell’attivazione dei Photored, cioè degli occhi elettronici agli incroci per registrare i guidatori indisciplinati.
Tre apparecchi voluti dall’amministrazione comunale per sorvegliare incroci pericolosi 24 ore su 24: tre rilevatori semaforici che immortalano il comportamento illecito e danno il via alla sanzione se qualcuno non rispetta appunto il rosso.
Gli incroci dove fare molta attenzione sono i seguenti: viale Aguggiari-Ippodromo, via Magenta-Medaglie d’Oro e via Staurenghi-Sacco.
SANZIONI DUPLICI
La sanzione può essere duplice: sia per chi si ferma dopo il limite, in sostanza in mezzo alla strada o sulle strisce pedonali, sia per chi passa tranquillamente a semaforo rosso. Anche le sanzioni cambiano: nel primo caso, quello meno grave, diciamo così, la multa ammonta a 41 euro ma prendono il volo anche due punti della patente, mentre nel secondo, sempre stabilito dal Codice della strada, si devono pagare invece 163 euro e dalla patente se ne vanno sei punti.
Gli impianti sono telecamere, sempre attive, che riprendono i mezzi che passano a partire da un secondo dopo lo scatto del rosso.
L’iniziativa rientra nel programma sicurezza voluto da Palazzo Estense, che prevede l’attivazione di altri sistemi.
Oltre ai (contestati) VelOk, cioè i bidoni arancioni dentro i quali vengono installate le macchinette per il controllo della velocità (cartelli mobili devono essere posti per segnalare sia la presenza della macchina fotografica sia della pattuglia della Polizia locale), c’è anche la mappatura delle zone dove sarà attivato il limite dei 30 chilometri l’ora, e si parla di punti sensibili come quelli davanti a scuole, chiese, supermercati e strade con una incidentalità maggiore.
«SICUREZZA PRIORITARIA»
«La questione sicurezza è per me prioritaria, sulle strade per i pedoni e per gli automobilisti, e per questo ho l’obiettivo di introdurre al più presto il limite dei 30 l’ora in alcune zone determinate, di certo non in tutto il centro, perché sono convinto che anche solo il limite indicato con cartelli e scritte possa fare rallentare e svolgere così un ruolo di prevenzione rispetto alle corse», dice il vicesindaco e assessore alla Polizia locale Daniele Zanzi.
«Non tutti sono convinti del provvedimento, che invece sono certo possa portare grandi benefici, perché la salute o addirittura la vita di una persona non hanno prezzo, e limitando la velocità si evitano molti incidenti».
Lo scorso anno, su tutto il territorio cittadino, la diminuzione degli incidenti è stata del 7% ma è rimasto invariato il numero degli incidenti mortali, che sono stati tre sia nel 2016 sia nel 2017.
«Ribadisco che non abbiamo alcuna intenzione, anche con i VelOk, di fare cassa ma di garantire una maggiore sicurezza sulla strada: non si può transigere su questo fronte e se possibile ritengo si debbano adottare tutte le precauzioni necessarie», dice ancora Zanzi.
IL BISCOTTO DI VIALE BORRI
Tra gli interventi in programma, vi è anche la posa di uno spartitraffico a biscotto nella zona di viale Borri, tra la via Adriatico e la via Conte Verde, un’area nella quale sorgono sia una scuola elementare sia una materna.
«Qui posizioneremo, per fare rallentare le auto, un’isola a forma di biscotto che obblighi i mezzi a ridurre la velocità - spiega il vicesindaco -. Una soluzione che non deve spaventare: basti pensare che sulla strada che dal confine di Zenna e porta verso Bellinzona, vi sono veri e propri cordoli nella carreggiata per fare diminuire la velocità: ipotesi che in Italia non è contemplata ma che sarebbe di certo utile».
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