LA TRAGEDIA
Varese piange Wassim, «il nostro gigante buono»
Lutto a Belforte per la scomparsa del giovane

«Era un gigante di due metri, buono come il pane». Il “gigante buono” è la descrizione ricorrente che gli amici fanno di Wassim Ben Soltana, il giovane annegato venerdì nelle acque del fiume Verzasca in Canton Ticino mentre trascorreva una giornata di ferie insieme ad un amico. Di origini nordafricane, tunisino ma residente a Varese, in zona Belforte, il ventenne ha perso la vita a Lavertezzo, in zona Aquino, una delle più insidiose del fiume svizzero.
«Una sorte beffarda. Lui era veramente eccezionale e noi che l’abbiamo seguito a scuola siamo tra i pochi che sappiamo veramente quanto. Lo abbiamo visto tenere insieme, col suo vigore non solo fisico, scuola, stage, lavoro e un progetto di convivenza. Non è perché si migliora tutti quando non ci siamo più. Di ragazzi come lui al mondo ce ne sarebbe voluto qualcuno in più, non uno in meno», è il ricordo dei professori dell’Enaip, scuola che Wassim ha frequentato fino al 2020. Ora si divideva tra il lavoro, anzi i lavori, e l’amore per Giulia. Rider, operaio e addetto alla sicurezza di alcuni locali di Busto Arsizio e Legnano, si dava da fare per costruire un futuro per lui e la sua compagna.
© Riproduzione Riservata