ECCELLENZA
«Pronti a chiedere il fallimento»
Varese, squadra dall’avvocato. Il legale Marina Manfredi: «Adesso basta con le parole, giocatori e staff sono disposti a ripartire ma solo in una situazione chiara»
Come previsto è arrivata la mazzata: lo 0-3 a tavolino, con tanto di punto di penalizzazione e 300 euro di multa, per il Varese è ora ufficiale dopo che il Comunicato del Crl ha sancito la punizione per la mancata presentazione dei biancorossi al recupero di mercoledì contro la Varesina. Un danno più grave di quanto si pensi: non presentarsi costerà i 20mila euro che il club avrebbe “vinto” primeggiando, come già certo, nella classifica di utilizzo dei giovani. In più, viene meno pure la possibilità di essere ripescati in serie D.
Ma non è finita qui perché, dopo settimane e ormai mesi di promesse non mantenute, giocatori e staff del Varese hanno deciso di rivolgersi a un avvocato per tutelare i propri interessi e compiere le azioni necessarie per capire, innanzitutto, se ha ancora senso aspettare segnali da parte della società. La palla passa quindi al legale Marina Manfredi, che diventa il portavoce unico, sia verso l’esterno che nei rapporti con la società, di una ventina fra giocatori, dirigenti e staff: «Una volta appreso di questa situazione - afferma - ho iniziato a interloquire con i vertici del Comitato Regionale Lombardo e della Delegazione di Varese che mi hanno chiesto se era possibile fare qualcosa. Ho pensato di partire dai giocatori e ho raccolto le loro difficoltà, dal fatto di non avere modo da settimane di allenarsi né di giocare le partite casalinghe, del fatto che alcuni di loro hanno dovuto lasciare la città perché non avevano nemmeno una casa e dei mancati rimborsi spese».
E così, dopo una riunione tra l’avvocato e i suoi assistiti tenutasi venerdì proprio nella sede della delegazione varesina, si può partire con atti ufficiali: «Ho ricevuto il mandato e abbiamo deciso di intraprendere un’azione attraverso la giustizia ordinaria chiedendo la necessaria deroga che, ci hanno assicurato, ci verrà concessa per grave e accertata inadempienza da parte del Calcio Varese». L’obbiettivo? «Innanzitutto scuotere la società: perché deve essere chiaro che i giocatori vogliono giocare e sono pronti a farlo. Tutti hanno seguito un programma quotidiano stilato dal preparatore Ciro Improta per poter ripartire anche da domani a Fenegrò. La società deve capire questo e dare modo alla situazione di normalizzarsi: non è una questione di soldi, tant’è che a noi non interessa il “quanto” ma il fatto che tutti ricevano anche solo un acconto. Da ora i tentativi di convincimento personalizzati sono finiti: l’interlocutore sono io per ottenere il bene di tutti. Questa è una squadra e rimane tale. Tanto è vero che da ora saranno tutti in silenzio stampa».
E come la mettiamo col fatto che i giocatori non si sono presentati mercoledì? «Nessuno è stato convocato ufficialmente e anche se fossero andati allo stadio di loro iniziativa lo avrebbero trovato chiuso. Chi è inadempiente? Loro o la società?». E con la Castanese? «Stesso discorso. È arrivato un messaggio whatsapp con la fotografia di un foglio scritto e non firmato da nessuno nel quale peraltro mancavano il nome del mister e di quattro giocatori (Camarà, Conti, Marinali e Moceri, ndr) quindi, proprio per rispettare il concetto di squadra, non aveva senso presentarsi in questa situazione».
Tempistiche? «L’azione partirà nei prossimi giorni se non ci saranno fatti concreti da parte del club. Verranno predisposti ricorsi per decreti ingiuntivi immediatamente esecutivi per sollecitare dei pagamenti e se la società dovesse rimanere inerme procederemmo con l’istanza di fallimento».
Un atto pesante. «Un atto doveroso. Mi preme sottolineare che non mi accontenterò di parole. Il tempo delle parole è finito: io ho incontrato persone provate che vogliono giocare e sono pronte a metterci tutto il cuore ma senza atti concreti non possono ripartire».
In tutto questo marasma, ieri è stato ufficializzato il calendario della Coppa Italia: il Varese, nella prima giornata, riposerà (in campo il 27 febbraio Finale-Canelli). Esordio previsto il 6 marzo contro la perdente. Sempre che abbia ancora senso parlarne...
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