DUE EPISODI
Quattro denunce ai “ribelli” sui bus
Insulti ai poliziotti e rofiuto di esibire i documenti, momenti di tensione

Saranno forse i primi caldi estivi che iniziano a farsi sentire oppure si è trattato di una coincidenza fortuita, sta di fatto che mercoledì sugli autobus di linea si sono vissuti momenti piuttosto agitati.
Per la precisione, due episodi in particolare hanno richiesto l’intervento della Squadra Volante della Questura e si sono conclusi con la denuncia a piede libero di quattro persone che hanno dato in escandescenze.
Il primo fatto è avvenuto al mattino, in viale Borri, dove su un mezzo della linea urbana E – quella che collega le zone di Bizzozero e di Avigno, passando dal centro cittadino - sono saliti i controllori per normali verifiche del biglietto. Ebbene, alla loro vista una ragazza di 28 anni, italiana e residente in città, si è subito precipitata a timbrare il tagliando, ma quel gesto repentino non è sfuggito ai due addetti che si sono avvicinati chiedendo i documenti.
Al netto rifiuto opposto dalla passeggera, è stato richiesto l’intervento dei poliziotti, arrivati sul posto nel giro di pochi istanti. Anche a loro però inizialmente la giovane non ha voluto consegnare la carta d’identità e questo le è valso una denuncia per rifiuto di fornire le proprie generalità. Ma a questo punto della vicenda è sopraggiunto anche il fidanzato della ragazza, un varesino di 31 anni – incensurato, come la compagna – che era stato contattato al cellulare dalla giovane: dapprima al telefono e poi di persona, l’uomo ha insultato e minacciato gli agenti. Per lui, alla fine, è scattata la denuncia in stato di libertà per il reato di minacce a pubblico ufficiale.
Il secondo episodio è avvenuto alcune ore dopo, al pomeriggio, in piazzale Trieste, sempre su un mezzo delle Autolinee varesine. Un controllore, nell’ambito della normalità attività a bordo dei mezzi pubblici, ha trovato un richiedente asilo di nazionalità nigeriana che viaggiava su un pullman della linea urbana senza biglietto e senza documenti: a causa dei problemi di comunicazione e anche per via del fatto che il ragazzo si stava alterando, ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato.
Gli agenti, giunti pochi minuti dopo, lo hanno caricato sull’auto di servizio e portato in Questura, dove è stato identificato e poi denunciato per violazione dell’obbligo per gli stranieri di circolare sempre con un documento che ne attesti l’identità e con uno che ne certifichi la regolarità sul territorio.
Ma prima che lo straniero fosse accompagnato negli uffici di piazza Libertà è avvenuto un altro episodio che si è concluso con una denuncia: una donna ivoriana di 46 anni, residente a Varese, si è avvicinata ai poliziotti e ha iniziato a insultarli, invitandoli con parole colorite a occuparsi d’altro piuttosto che di un ragazzo sul bus senza biglietto. La donna – che neppure conosceva l’altro, ma si è avvicinata per assistere alla scena – è stata deferita in stato di libertà per oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità, dal momento che all’inizio non ha voluto consegnare i suoi documenti agli agenti.
Insomma, alla fine della giornata quattro persone incensurate si sono ritrovate con una denuncia penale.
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