LARGO FLAIANO
Rotatoria, ma con semafori
Troppe auto agli incroci Magenta e Sant’Imerio. Il nodo dei pedoni

Nessuna rotatoria, per quanto allungata e progettata “su misura” con accorgimenti strutturali d’avanguardia, consentirà di spegnere tutti i semafori che regolano il traffico (e allungano il rosario delle auto in colonna) attorno a largo Flaiano e all’imbocco della bretella dell’Autolaghi.
A questa conclusione sarebbe giunto il tavolo tecnico tra sindaco, assessori e ingegneri della società Sintagma, che hanno proposto all’amministrazione comunale la possibile via d’uscita dalla congestione del traffico a ridosso della principale “porta” della città.
Il monitoraggio dei flussi di scorrimento avrebbe infatti provocato l’accensione di una doppia luce rossa, rilevando un sovraccarico di automobili, autobus e furgoni nelle ore di punta in almeno due delle otto intersezioni prese in esame: quelle di via Magenta e di via Sant’Imerio, per chi viaggia in direzione dell’autostrada: 850 veicoli mediamente in transito tra le 7.30 e le 8.30 in via Magenta, 909 in via Sant’Imerio.
«Con questi numeri il vincolo semaforico dovrà essere mantenuto in entrambi i punti» è la conclusione non definitiva a cui, in attesa di ulteriori verifiche, sarebbero giunti amministratori ed esperti di viabilità. Il problema non sarebbe stato rilevato invece nella direzione opposta, cioè lungo le direttrici verso il centro cittadino, dove è previsto un alleggerimento consistente di traffico per effetto dei nuovi svincoli e dei collegamenti alternativi che saranno realizzati a corredo dell’apertura del supermercato Esselunga.
«Il combinato disposto tra le due opere – ripetono in ogni caso a Palazzo Estense – potrebbe costituire la soluzione che Varese ha ricercato per decenni».
Altri appuntamenti in videoconferenza sono in agenda. Tra i capitoli da approfondire c’è la sicurezza degli attraversamenti pedonali, oggi “protetti” proprio dalla presenza dei semafori.
Quali percorsi saranno individuati, ad esempio, per chi, dopo avere raggiunto la zona a bordo dei bus del trasporto pubblico locale, si sposta a piedi verso il punto prelievi o verso gli ambulatori dell’ospedale di Circolo?
La domanda è stata posta e annotata. La risposta, se la giunta darà il via libera, arriverà da chi sarà incaricato di predisporre un progetto che ancora non c’è.
«Siamo alla fase preliminare» confermano in municipio. «Ragioniamo attorno a un’idea interessante, ma che richiederà approfondimenti sul piano della fattibilità, della sostenibilità finanziaria e non solo».
Intanto il disegno di una rotatoria di forma ovale, sviluppata da largo Flaiano verso viale Borri e poggiata su un secondo cavalcavia da realizzare sopra la trincea dei binari della ferrovia, ha riaperto il dibattito sugli assetti viabilistici cittadini e anche sul futuro arredo urbano della zona. Il vicesindaco Daniele Zanzi, agronomo di caratura internazionale, ha ipotizzato una «cartolina» di benvenuto, una sorta di anteprima del parco urbano delle magnolie che verrà sviluppato nella zona delle stazioni. «Per ora è un sogno nel cassetto» minimizza il numero due della giunta. Un’elaborazione aggiornata di un’idea che proprio Zanzi aveva lanciato anni fa attraverso l’associazione Floreat: un “giardino sopraelevato” su un cavalcavia tra la bretella autostradale e via Magenta, ispirato all’High Line Park di Harlem.
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