IL GIOIELLO
Sacro Monte isolato: «Una Ferrari ai box»
L’appello di Fontana e Cosentino per il rilancio turistico: «Superare le divisioni politiche»

Il Sacro Monte è come una Ferrari in garage: un gioiello da rilanciare per attrarre turisti da fuori i confini provinciali, per ora ampiamente “inutilizzato”.
L’appello arriva dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e dal consigliere Giacomo Cosentino, rappresentate del gruppo Lombardia Ideale-Fontana Presidente.
Il tutto all’indomani della serata di beneficienza “Una cena per le bellezze del borgo” per la raccolta fondi a favore del restauro del modello in gesso della porta del Duomo di Milano, conservata presso la Casa Museo Lodovico Pogliaghi, e dello scavo con indagine di alcune tombe della Cripta del Santuario di Santa Maria del Monte.
Una serata andata in scena al ristorante Al Borducan, gestito dall’ex assessore di Varese Riccardo Santinon, organizzata da Archeologistics Snc in collaborazione con la struttura alberghiera del Sacro Monte.
Tra i presenti non solo il presidente Fontana ma anche alcuni sindaci e politici del Varesotto, che hanno contribuito alla raccolta fondi a favore del progetto destinato ad uno dei più importanti patrimoni culturali del territorio.
Ma Attilio Fontana, tra i protagonisti maggiori della serata, non ha lesinato critiche intervenendo sul tema.
«È necessario aprire il dialogo con tutti gli enti territoriali per discutere in merito al rilancio turistico e culturale del Sacro Monte. Ci sono evidenti problemi legati all’accessibilità e all’accoglienza dei turisti. Regione Lombardia è disponibile a finanziare progetti concreti ed efficaci per rendere decisamente più attrattivo uno dei patrimoni Unesco più importanti della nostra regione».
Una tesi rilanciata anche da Cosentino, anch’egli varesino. «È necessario che tutti gli enti interessati abbiano una strategia comune e condivisa per far decollare il Sacro Monte. Al momento è come avere una Ferrari in garage. Negli anni ci sono state frenate dovute a posizioni politiche a volte strumentali. Dobbiamo tutti fare un passo indietro per valorizzare il gioiello di Varese e farlo visitare a più persone possibili».
Da tempo si levano voci preoccupate sulle condizioni della vetta raggiunta da pellegrini ed escursionisti. Non sono mancati gli investimenti anche di recente: dopo due mesi di intervento, si è appena chiuso il cantiere per il consolidamento del versante di via del Ceppo, così da mettere in sicurezza uno dei punti più fragili della montagna. Di nuovo a disposizione i parcheggi dei residenti: resta il problema dei posti auto insufficienti per la bella stagione.
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