NUOVE BARRIERE
Sacro Monte sicuro, arriva l’elicottero
Mattinata intensa sul fronte dei lavori per evitare le frane sul versante di via del Ceppo

La lunga attesa con il naso all’insù, poi, alle 10.44, l’arrivo dell’elicottero. Tre quarti d’ora di lavoro praticamente senza soste e un intervento che ha suscitato la curiosità degli abitanti e dei pellegrini che si dirigevano al santuario.
Al Sacro Monte la messa in sicurezza del versante di via del Ceppo ha vissuto ieri mattina, venerdì 19 aprile, uno dei suoi momenti più suggestivi: per fissare le barriere paramassi, infatti, è stato necessario l’aiuto di una squadra aerea.
Nessuna emergenza, quanto piuttosto la necessità di portare lungo il pendio putrelle e reti metalliche che, per il loro ingente peso, sarebbero state difficilmente trasportabili in altri modi. A spiegare la natura dell’intervento è stata l’ingegner Giulia Bertani, capo attività per il Comune di Varese: «Le barriere previste – ha affermato – sono due; la prima, quella più in alto, sarà lunga trenta metri, la seconda cinquanta. Si tratta in entrambi i casi di difese passive, che fermeranno cioè eventuali sassi che si dovessero staccare. Diverso il discorso per la rete in aderenza, che è già presente su un tratto e il cui compito è quello di evitare del tutto i distaccamenti. Sulla parte inferiore della parete, infine, abbiamo applicato un’altra rete che serve a contrastare l’erosione».
Una ventina le spole complessivamente fatte dall’elicottero; la distanza coperta era di poche decine di metri, ma fino alle 11.30 la strada è rimasta di fatto chiusa al passaggio di automobili e pedoni. Diversi i cittadini che si sono fermati a osservare le attività, che, oltre all’equipaggio dell’elicottero, vedevano impegnati quattro operai sulla parete e altrettanti a terra.
«Alla fine – ha spiegato il capocantiere Domenico Napoli – verranno messi in sicurezza settanta metri di fronte, perché dieci si sovrapporranno tra la prima e la seconda barriera. Se consideriamo l’altezza della montagna parliamo di fatto di un’area da tremila metri quadrati. Questa tipologia di protezioni costa molto meno di quelle che prevedono una lavorazione attiva sulla parete e ha il vantaggio di consentire più facilmente la manutenzione».
Le dieci putrelle sono state ancorate al terreno grazie ad alcuni tiranti e in un particolare punto verranno anche fatte alcune chiodature in profondità. Per questo, tra i tanti materiali trasportati dall’elicottero, c’è stata anche una perforatrice in grado di scavare la roccia fino a sei metri.
I lavori si fermeranno ora per le festività pasquali e riprenderanno, meteo permettendo, da martedì 23. La loro conclusione sarà a fine maggio, un mese più tardi rispetto a quanto comunicato in un primo momento.
«Il motivo di questo prolungamento – ha concluso l’ingegner Bertani – è dato dal fatto che abbiamo aggiunto alcune barriere, previste dal progetto esecutivo ma la cui realizzazione era stata posticipata per una questione di costi. Grazie a uno sconto fattoci dall’impresa, invece, le installeremo già adesso. La strada sarà così messa in sicurezza, mentre il prossimo anno potremmo tornare a lavorare su un ulteriore settore».
© Riproduzione Riservata