LA POLEMICA
La Provincia scarica il Gay Pride
Negato il patrocinio gratuito alla manifestazione del 15 giugno. L’Arcigay: sotto attacco anche dai Comuni a guida leghista e di centrodestra

La Provincia di Varese non darà neppure il patrocinio gratuito al Gay Pride che si terrà nella città giardino il prossimo 15 giugno. La mpotivazione ufficiale è che «l'iniziativa non corrisponde alle attuali linee programmatiche dell’Amministrazione».
La reazione dell’Arcigay provinciale alla scelta della nuova giunta di centrodestra, guidata dal sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, non s’è fatta attendere.
«Prendiamo atto - scrive Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese - che la lotta all'omofobia, alla transfobia, alle intolleranze, al bullismo, la tutela dei diritti umani sono tutte cose che non farebbero parte delle linee programmatiche dell'amministrazione provinciale. Un triste cambio di rotta”. A questo punto ci chiediamo: quali sarebbero le linee programmatiche della nuova amministrazione provinciale per le persone LGBTI+?».
L’opposizione politica al Gay Pride non s’è però solo manifestata nelle stanze politiche di Villa Recalcati.
«In questi giorni - prosegue Boschini - stiamo ricevendo altrettanti dinieghi da Comuni a guida leghista o dell’area di centrodestra come il Comune di Gallarate: le politiche di inclusione per le persone a rischio di emarginazione sociale dove sono se non si riesce nemmeno a dare un patrocinio simbolico trincerandosi dietro regolamenti, programmi elettorali e linee programmatiche?».
«Qualcuno - conclude Boschini - potrebbe opinare sul fatto che è proprio il Pride, un evento sui diritti umani, a essere divisivo, ma gli stessi amministratori non si fanno scrupoli a negare il patrocinio anche a iniziative simboliche come la giornata internazionale contro l’omofobia. È evidente che qui la questione è un’altra».
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