L’EVENTO
Moto da tutto il mondo all’adunata Aermacchi
Cento esemplari storici al raduno con tour fra lago e colline

Fra le colline e i laghi del Varesotto lo spettacolo sulle due ruote non è stato regalato soltanto dalle biciclette del Mondiale di Gran fondo di ciclismo, ma anche dai motori che si sono ritrovati alla Schiranna, all’interno della fabbrica Mv Agusta, dove si è organizzata la ventiquattresima edizione del raduno Aermacchi.
Il tradizionale appuntamento con le moto costruite fra il 1950 e il 1972 dall’azienda aeronautica varesina è un classico nel panorama delle due ruote d’epoca, visto che grazie alla disponibilità di Giovanni Castiglioni, presidente di Mv, si sono aperte ancora le porte dell’industria in riva al lago, merito dell’iniziativa promossa dall’associazione Varese Terra di Moto. Una storia che prosegue, appunto, con le Mv che, l’anno prossimo, torneranno anche nel Motomondiale.
Come da tradizione, le circa cento Aermacchi presenti, giunte da tutto il mondo per l’adunata, hanno donato emozioni lungo le strade del Varesotto: un mix di rombi e bellezza. A causa della concomitanza con i Mondiali di ciclismo Gran fondo, con cui si è avuto qualche disguido per far passare alcuni partecipanti al motoraduno dai varchi, non si è effettuato il classico giro sul Brinzio, ma si è puntato verso Bodio Lomnago e Biandronno, per poi dirigersi verso i laghi di Monate e Comabbio, con la sosta a Ternate.
Dopo il rifornimento, il gruppo delle moto scortate dal Cagiva club Italia e del moto club 100 HP, sono rientrate in Mv dove, nel pomeriggio, si è svolto il consueto warm up con moto da corsa sul piazzale dell’azienda.
A spiccare, fra i bolidi presenti «c’era uno Zefiro 150, color azzurro cielo, vale a dire un modello molto raro» spiega Enrico Minazzi, presidente del Registro storico Aermacchi. Con esso erano presenti molte “Ala d’oro”, vale a dire la moto da corsa di casa Aermacchi. Mentre fra i partecipanti, ecco Giuseppe Mandolini, 82 anni, giunto da Brescia in moto e figlio di Adelmo che lavorava e gareggiava con la Moto Guzzi. Giuseppe si è ritrovato col vecchio compagno e avversario Gilberto Milani, con cui ha condiviso tantissime gare. Mentre ha ricevuto un’ovazione la statunitense Stacie B. London, californiana che, da due anni, si dedica ai record di velocità in sella a una 250 made in Varese del 1967. L’anno scorso, per esempio, ha stabilito due primati a Bonneville sul celebre lago salato, ripetendosi tre settimane fa sempre nello stesso luogo con la sua Sprint che prepara personalmente, mentre sulle strade prealpine ha girato con un TV 350. Un po’ di commozione è giunta per il ricordo dei 45 anni dalla scomparsa di Renzo Pasolini, il pilota mito del marchio Aermacchi su cui recentemente Arturo Rizzoli ha scritto il libro “Il Paso, Renzo Pasolini, re senza corona”, che raccoglie i ricordi di chi ha conosciuto il motociclista, fra cui quello di Enrico Minazzi. Insomma, il motoraduno è stato un evento, come da tradizione, da voto 10. Anzi 10 e lode.
© Riproduzione Riservata