IL MISTERO
Schiuma nel laghetto dei cigni
Giardini Estensi, eutrofizzazione da alghe o atto vandalico? L’assessore De Simone: «Già ordinate le analisi»

Risveglio amaro per il Laghetto dei Cigni dei Giardini Estensi: la superficie dello specchio d’acqua coperta da una bruttissima schiuma biancastra, a chiazze e in maggiore concentrazione lungo i bordi. E i cigni nuotano nell’acqua ma poi si mettono da parte, sulla riva, quasi a loro volta schifati da tanta lordura.
Intorno, già dalla prima mattina, i frequentatori del parco, simbolo della città, osservano, seduti sulle panchine, lo spettacolo tutt’altro che edificante per quell’angolo normalmente ameno.
La prima cosa da fare è capire la natura del problema: «Visto che il sistema idrico è ovviamente a circuito chiuso e a riciclo, potrebbe trattarsi di eutrofizzazione delle acque, ovvero una sovrabbondanza di nitriti e di fosfato, a causa del guano stesso dei cigni. L’alzamento delle temperature con la stagione estiva sicuramente favorisce la proliferazione di alghe. Ho già riunito i tecnici, stiamo organizzando le analisi per capire cosa sia successo», spiega l’assessore all’Ambiente Dino De Simone.
Contestualmente, si cercano le soluzioni: «Ipotizziamo un parziale ricambio di acqua - continua - Parliamo di un bacino molto capiente, sono 3mila metri cubi. Tenuto conto che un metro cubo corrisponde a 1.000 litri, si tratta si tre milioni di litri. Impensabile un cambio completo, né tantomeno intendo far utilizzare l’acqua dell’acquedotto. La soluzione potrebbe essere un travaso con acqua piovana, stiamo pensando come fare per farla arrivare lì».
Altra ipotesi è che si sia in presenza di un atto vandalico, con qualcuno che non ha di meglio da fare che versare prodotti con tensioattivi e che ha approfittato dell’assenza di telecamere in quel punto per compiere il gesto “buontempone”: «In effetti, a vista, può sembrare schiuma come quella prodotta dal detersivo per i piatti. Le analisi lo diranno, in ogni caso - ironizza in conclusione De Simone - mi rifiuto di far diventare Varese come un grande “The Truman Show”, piena di telecamere ovunque. Bisogna, invece, lavorare sul senso civico delle persone».
© Riproduzione Riservata