CAUSA LAVORI
Scuola Pellico, trasloco indolore
La dirigente Anna Politi: «Accettiamo qualche disagio in vista di un futuro eccellente»

Far traslocare un’intera scuola non è uno scherzo. Eppure l’avvio del nuovo anno scolastico, per i circa 300 studenti della scuola secondaria di primo grado “Silvio Pellico”, trasferiti da via Appiani a via Como, è avvenuto senza traumi.
Addirittura con entusiasmo, perché tutti sanno che il trasferimento durerà solo pochi mesi, si pensa fino alla prossima primavera, in attesa che vengano portati a compimento i lavori di riqualificazione energetica che trasformeranno la scuola di via Appiani in un vero e proprio fiore all’occhiello della città.
Si tratta infatti un progetto di oltre 2 milioni di euro per il quale il Comune di Varese ha ottenuto un finanziamento dal bando Free, Fondo regionale per l’efficienza energetica.
L’anno scolastico è iniziato anche in mezzo ai colori, perché l’amministrazione comunale, oltre a ristrutturare e mettere a norma il vecchio edificio di via Como 19, l’ha riempito pure di tinte vivacissime.
Proprio come avevano chiesto i ragazzi alla dirigente scolastica Anna Politi.
«Il primo giorno di scuola effettivamente s’è verificato un po’ di caos all’ingresso e all’uscita degli studenti - sostiene la collaboratrice diretta della dirigenza, Patrizia Baratta - ed era logico succedesse, perché molti genitori hanno accompagnato i ragazzi spinti dalla curiosità. Dal secondo giorno, però, il deflusso è stato veloce e regolare».
Il Comune ha messo a disposizione, gratuitamente, due bus navetta che fanno da spola tra via Appiani e via Milano, a pochi passi dalla “nuova” scuola.
«Noi eravamo già informati dallo scorso anno dei lavori di restauro dello stabile di via Appiani - spiega la dirigente Politi - e abbiamo esteso l’ avviso alle famiglie durante l’open day di gennaio 2018. Avevamo accolto positivamente la notizia, perché la posta in gioco è assolutamente interessante. La nostra scuola di via Appiani, infatti, sarà un istituto all’avanguardia, a impatto zero dal punto di vista ambientale e tecnologicamente avanzato».
Come tutte le cose belle, anche questa richiede il suo prezzo da pagare. «Sono necessarie capacità di adattamento, flessibilità e volontà di far funzionare le cose con ciò di cui si dispone - prosegue -. All’inizio dell’anno ci è stata puntualmente consegnata la scuola ex-Einaudi totalmente ristrutturata. La aule sono capienti e luminose, dipinte con colori allegri e dotate tutte di computer e connessione a Internet».
La dirigenza ha un ufficio d’appoggio piccolo, ma con una finestra che si apre sul cielo, mentre gli uffici amministrativi e la presidenza sono stati localizzati alla scuola “Giovanni Pascoli”. «I docenti possono contare su uno spazio esiguo ma ben organizzato - specifica ancora Anna Politi -, inoltre disponiamo di due aule, non grandi ma attrezzate e razionalmente accessibili, da utilizzare per attività individualizzate per gli alunni con bisogni educativi speciali».
Tutto fa ben sperare in un anno sereno e costruttivo. «Confidiamo nella passione dei docenti - è la conclusione - e nella creatività dei ragazzi».
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