IL CASO
Stagno e zanzare: aiutateci
Una palude d’acqua verde si è formata in pochi giorni tra i campi. Appello degli abitanti

«Si è formato uno stagno davanti a casa nostra. Appena scende la luce, non si può più vivere, veniamo divorati dalle zanzare. E poi, la presenza di una sorta di palude non crediamo sia così positiva per la salute».
Da un mese e mezzo gli abitanti di via Valceresio, una delle ultime strade del capoluogo, laterale di via Vetta d’Italia in direzione di Arcisate, sono assaliti dagli insetti.
Il motivo? Davanti a casa loro, improvvisamente, si è formato un bacino d’acqua stagnante. Nascosta da alcuni filari di grano, si è creata una specie di palude di diversi metri quadrati di superficie, che assomiglia molto a un ambiente da foresta equatoriale con uno strato limaccioso di colore verde in superficie e l’acqua che proprio non si muove.
Raccontano i residenti: «E’ come se a valle ci fosse una diga, un tappo per cui l’acqua non defluisce più oppure lo fa molto lentamente. Queste sono solo ipotesi ma, mentre l’acqua prima scorreva, ora si è fermata di fronte a casa nostra».
Indipendentemente dalla causa della formazione del “laghetto” paludoso, le conseguenze sono certe: «Le prime sere siamo stati assaliti dalle zanzare. Pensavamo fosse casuale, ma il problema è continuato per tre, quattro, sette, dieci giorni. Alla fine, cercando di capire cos’era successo, abbiamo scoperto lo stagno. Ce n’è uno più a monte, ma non dà fastidio perché è lontano dalle case. Questo ce lo siamo trovato proprio davanti. E non è colpa delle piogge perché, fra luglio e agosto, quando si è creata la pozza gigante, non ha praticamente mai piovuto».
Eppure lo stagno è arrivato. E con esso, un esercito di zanzare voraci.
«Per difenderci dagli insetti abbiamo dovuto spendere un capitale in zanzariere e, la sera, dobbiamo asserragliarci in casa per evitare di essere mangiati vivi».
Ma non è l’unico problema di via Valceresio: «La strada non è asfaltata e, appena piove, si formano fango e buchi. Avevamo già lanciato un appello all’amministrazione comunale precedente, senza essere ascoltati. Lo rinnoviamo: abitiamo a Varese ma, pur essendo, ai confini della città, non vogliamo essere trattati come cittadini di serie B».
In effetti, percorrendo la strada bianca, che conduce alla zona industriale di Arcisate, bisogna procedere a passo d’uomo onde evitare di ricoprire di fango la carrozzeria: «Chiediamo quindi alle autorità competenti – concludono i residenti - di fare il possibile per sistemare la questione dello stagno e della strada».
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