LA NOTTE DI SAN LORENZO
Varese, stelle cadenti: lo spettacolo "trasloca"
Appuntamento a Villa Baragiola con gli esperti della Schiaparelli

L’Osservatorio Astronomico “G.V.Schiaparelli” di Campo dei Fiori organizza una manifestazione dedicata al fenomeno delle stelle cadenti: martedì 12 agosto alle 21, nel Parco di Villa Baragiola (entrata da via Borghi, davanti al supermercato Lidl) si terrà una conferenza sulle ultime missioni spaziali e una spiegazione del fenomeno delle stelle cadenti, e si continuerà con l’osservazione ad occhio nudo, visto che le meteore non sono osservabili dai telescopi. La manifestazione è stata spostata quest’anno a Villa Baragiola dove c’è molta più possibilità di parcheggiare, avendo anche a disposizione il parcheggio di piazzale De Gasperi. Le luci del parco saranno spente per consentire un’osservazione ottimale. L’entrata è libera e gratuita e non è necessaria la prenotazione. Si raccomanda di portare un telo per sedersi sull’erba. In caso di cattivo tempo si annulla.
Per chi non riuscirà a partecipare alla manifestazione consigliamo di spostarsi verso un luogo buio senza lampioni e di guardare verso nord est, verso la costellazione del Perseo. Più la località scelta sarà buia e lontana dalle luci cittadine, maggiore sarà la possibilità di vedere delle meteore.
IL FENOMENO
Fin dai tempi più remoti l’uomo ha rivolto gli occhi verso il cielo sperando di trovarvi segni di serena immutabilità, in contrapposizione alla mutevolezza ed al disordine della vita sul pianeta Terra. Ogni sera tutte le stelle, allo stesso posto, hanno dato nei secoli agli uomini un senso di divina stabilità.
Oggi sappiamo che l’Universo non è un luogo immutabile e pieno di pace: esplosioni, impatti e scontri sono all’ordine del giorno. Tuttavia anche nell’antichità gli uomini si accorsero che non tutto era fisso: non solo il lento cammino dei pianeti, ma soprattutto l’apparizione di stelle nuove (quelle che oggi chiamiamo supernovae), le eclissi, e il passaggio di comete. Questi eventi suscitavano nell’uomo sgomento se non terrore, e la vita quotidiana veniva profondamente turbata da un fenomeno che rimaneva senza spiegazione.
Era ritenuto inconcepibile che qualcosa nel cielo non seguisse un percorso ben stabilito. Aristotele, ad esempio, riteneva le comete, dall’orbita mutevole e dall’aspetto ancora più incerto “esalazioni dell’atmosfera terrestre”. Qualcosa appartenente al nostro imperfetto mondo, e non a quello celeste. Dovrà passare molto tempo prima che le teorie di Aristotele vengano finalmente accantonate a favore degli studi di Galileo e di tanti altri astronomi che vennero dopo di lui.
C’è sempre stato qualcosa però a rendere imperfetto il cielo: sono state chiamate stelle cadenti, e sono state viste come annunciatrici di eventi funesti o come messaggere dall’aldilà.
SCIE LUMINOSE E SCHIAPARELLI
In realtà oggi sappiamo, grazie a Giovanni Schiaparelli, a cui è stato dedicato l’Osservatorio di Campo dei Fiori, che queste scie luminose altro non sono che piccolissimi frammenti di comete, dal peso variabile tra i pochi millesimi di grammo e il paio di grammi, che entrano nell’atmosfera terrestre ad altissime velocità, dissolvendosi completamente. I colori sono tra i più vari, e dipendono dalla composizione del frammento cometario: bianco, rosso, verde e blu sono i più comuni.
Schiaparelli capì, nel 1866, che la pioggia di “stelle cadenti” della metà di agosto di ogni anno è correlata al passaggio della cometa Swift-Tuttle. La cometa, durante il suo viaggio nel Sistema Solare, abbandona dietro di sé dei frammenti di ghiaccio e polveri. Questi detriti sono destinati a stazionare in quella zona dello spazio, fino a quando il pianeta Terra, durante la sua orbita intorno al Sole, si immergerà in quest’area densa di detriti, che così entreranno in atmosfera. La pioggia di meteore di agosto è stata nel passato veramente notevole, raggiungendo il tasso di 100 meteore all’ora. Queste meteore vengono chiamate “Perseidi” dal nome della costellazione del Perseo, dal quale sembrano tutte provenire prospetticamente.
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