LE ESEQUIE
Varese sull'attenti: addio a Ferrante
Parrocchiale di Giubiano gremita per i funerali del maresciallo-investigatore dell'Arma

Si sarebbe commosso, il maresciallo maggiore Armando Ferrante. C'è da giurarci.
Per stringersi alla sua famiglia nel giorno più triste,, ieri pomeriggio la chiesa parrocchiale di Giubiano s'è riempita di amici. Nonostante fosse tempo di tristezza, Sant'Ambrogio era gremita come nelle domeniche di festa.
Per un cristiano - questo il senso della lettera di San Paolo ai Corinzi e del Vangelo di Luca, commentate dal parroco don Giuseppe Pellegatta, affiancato da don Pino Gamalero - essere presente all'adunata dell'Aldilà è La Festa.
Sì, il maresciallo maggiore Armando Ferrante, si sarebbe commosso davanti a questa testimonianza di affetto e di riconoscenza.
Si sarebbe commosso a osservare la tenerezza della moglie Carla, che rincuorava chi andava a rincuorarla. Si sarebbe commosso ad ascoltare il messaggio dei quattro nipoti, letto davanti a Daniela, Gabriella e Piergiorgio, i suoi tre figli: un inno alla nonnità che sarà arrivato lassù, dove tutti s'immaginavano che il cavalier Ferrante stesse osservando la cerimonia coi suoi vorticosissimi occhi a spillo, sospesi sul solito, ineffabile, mezzo sorriso.
Si sarebbe commosso Armando Ferrante a veder gli occhi arrossati dal pianto di uomini tutti d'un pezzo. Uomini che, armati di mera legge, han segnato, insieme con lui, il confine tra giusto e ingiusto in un'epoca vicina eppure distante nei valori.
Erano provati anche loro nel dare l'addio a un collaboratore e amico.
Tre per tutti: Pietro Ferretti, generale dell'Arma, Giovanni Polidori e Franco Mancini, magistrati. Si sarebbe commosso il presidente emerito dell'Associazione nazionale carabinieri di Varese di fronte al silenzio gonfio di ricordi dei suoi commilitoni in servizio e dei suoi amici in congedo, quando Raffaele Stragapede ha letto la preghiera alla Virgo Fidelis. Infine, il maresciallo avrebbe sussultato alle parole del coordinatore provinciale Paolo Cazzola che l'ha ricordato come si ricorda il capo, amatissimo, di due famiglie: i Ferrante e l'Arma. Se non fosse già stato a rapporto dal Padreterno, il Maresciallo avrebbe portato la destra tesa alla fronte un'ultima volta. Con un sorriso grosso così.
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