TRIBUNALE
Violenza sessuale: 11 anni e 3 mesi all’ex candidato sindaco di Varese
Alla lettura della sentenza Francesco Tomasella, imputato anche per stalking, ha reagito urlando: «Mi dichiaro prigioniero politico, questa è una dittatura democratica»

È arrivata questa mattina, martedì 10 giugno, la sentenza per Francesco Tomasella, ex candidato sindaco no vax di Varese per il movimento Varese Libera, imputato per stalking e violenza sessuale nei confronti della sua ex fidanzata. Il collegio del Tribunale, presieduto dal giudice Stefania Brusa, lo ha condannato a 11 anni e 3 mesi di reclusione, oltre al pagamento di un risarcimento di 20.000 euro in favore della parte civile.
ACCUSE GRAVI
Una condanna più lieve rispetto ai 12 anni e 6 mesi chiesti dal pubblico ministero Maria Claudia Contini, ma che conferma la gravità delle accuse a carico dell'imputato per i fatti risalenti al periodo compreso tra il 2020 e il 2023.
LA REAZIONE
Alla lettura del dispositivo, Tomasella ha reagito con veemenza: «Mi dichiaro prigioniero politico», ha gridato in aula. Mentre veniva accompagnato all'uscita, ha proseguito inveendo contro lo Stato: «Strategia della tensione! Bombe di Stato! Questa è una dittatura democratica!».
LE ACCUSE RESPINTE
Durante l'udienza precedente, l'imputato si era sottoposto all'esame, respingendo ogni accusa e sostenendo di essere stato lui la vittima. Aveva descritto l'ex compagna come «dominata da una sessualità compulsiva» e aveva negato ogni forma di violenza, ricordando un episodio personale legato alla propria famiglia per rafforzare la sua tesi.
IL MESSAGGIO
Tomasella aveva inoltre dichiarato che la donna, il giorno dopo la presunta violenza, gli avrebbe inviato un messaggio per proporre di continuare a vedersi «solo ogni tanto per fare sesso». Un messaggio che, secondo lui, non sarebbe stato considerato nella decisione sul suo arresto. I suoi difensori, gli avvocati Andrea Brenna e Nicola Giannantoni, avevano chiesto l'assoluzione, definendo "abnorme" la richiesta di pena della Procura e contestando in particolare l'impianto dell'accusa di violenza sessuale. La coppia, avevano sostenuto i legali, era caratterizzata da conflittualità reciproca, ma i comportamenti attribuiti a Tomasella non avrebbero mai travalicato la soglia del reato. Di diverso avviso la parte civile, rappresentata dall'avvocato Chiara Di Giovanni, che aveva chiesto la condanna dell'uomo, in linea con la richiesta del pubblico ministero.Con la sentenza di condanna, il Tribunale ha accolto in larga parte l'impostazione accusatoria. Le motivazioni saranno depositate tra 45 giorni.
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